Produttività aziendale e produttività personale

Emanuele CastellaniCEO Cegos Italia & Cegos APAC

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Le aziende che investono nella formazione crescono e si evolvono in maniera sostenibile nel tempo, guadagnando di anno in anno quote di mercato; quelle che non lo fanno stentano, perdono competitività e sopravvivono accentuando un graduale deterioramento delle performance e attribuendo la responsabilità di ciò a variabili esterne (mercato, trend economici, politica ecc.).

Produttività

L’investimento nella formazione delle risorse umane è necessario. Utilizzando una metafora, è essenziale come la manutenzione della propria automobile. Quanti chilometri percorrete con il vostro veicolo? 20.000? 40.000 all'anno? Da cosa dipende la sua performance in termini di sicurezza, comfort e prestazioni meccaniche in generale? Certamente dal comportamento alla guida, ma altrettanto dalla manutenzione. Dal rifornimento frequente di carburante, a quello meno frequente dell’olio, da un qualche pezzo da sostituire a un livello da sistemare oppure un elemento elettronico da aggiornare.

È la sfida della produttività. Produttività aziendale!

Se quella macchina potesse scegliere e vivere di vita propria come si comporterebbe? Dal rifornimento di carburante alla manutenzione ordinaria e straordinaria, rispetterebbe gli intervalli e le scadenze. Quest’auto vorrebbe garantire il proprio valore nel tempo, non solo al primo acquisto ma anche nel successivo mercato dell’usato. Vorrebbe finire nelle mani di un guidatore avveduto e rispettoso che continua a investire nella manutenzione del proprio veicolo.

È la sfida dalla produttività. Produttività personale!

Abbiamo condotto una Survey sull’apprendimento, chiedendo come le persone apprendono:

  • il 47% dichiara di utilizzare autonomamente e regolarmente internet;
  • il 43% utilizza letture specializzate;
  • il 55% considera importante l’interazione con colleghi;
  • per 37 minuti di apprendimento attraverso risorse aziendali ve ne sono 200 con risorse autonome.

Questa deriva verso la democratizzazione della conoscenza e dell’apprendimento autonomo non porta necessariamente a vincere la sfida della produttività, né quella aziendale, né quella personale.

Saper fare è diverso da sapere, come fare meglio è diverso da saper fare.

Produttività aziendale e produttività personale

Produttività aziendale e produttività personale convergono verso un obiettivocomune, perseguiti dai manager e nel contempo dalle loro risorse:

  • ridurre le assenze dal posto di lavoro;
  • ridurre il time to perform, cioè la traduzione dell’apprendimento in performance.

Ho ormai accettato che alcune aziende non vogliano investire in formazione; forse meglio non averle come cliente, sebbene qualcuna di esse veda nelle nuove modalità formative “just-in-time” la scorciatoia per entrare a far parte dei “virtuosi”. Attenzione: con la formazione “just-in-time” si investe sul “come si fa” e non basta. Sarebbe come limitarsi a fare benzina alla propria automobile. La formazione “ahead of time” serve per intervenire sui perché. Un moltiplicatore della precedente: come imparare a memoria e capire…

Le sfide

Ecco quindi alcune importanti sfide a livello di azienda e singolo individuo:

  • sfida per la produttività aziendale:
    • creare le condizioni per l’apprendimento
    • selezionare percorsi efficaci e coerenti
    • favorire l’integrazione tra apprendimento formale e informale
  • sfida per la produttività personale:
    • progettare l’apprendimento continuo
    • alternare “come” e “perché”
    • investire sul breve, medio e lungo termine per vincere la sfida della longevità professionale (employability).


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Scritto da

Emanuele Castellani

Emanuele è entrato a far parte del Gruppo Cegos nel 2011 ed è oggi membro dell'International Group Committee di Cegos SA, CEO di Cegos Italy e Cegos Apac. La sua carriera è iniziata nel gruppo Adecco nel 2000 e è continuata in ADP nel 2009, aprendo la sua esperienza nel settore delle risorse umane. Ha trascorso la sua vita professionale costruendo organizzazioni di successo, start-up e trovando nuovi modelli di business. Negli ultimi 20 anni ha lavorato con le principali multinazionali delle risorse umane ed è nota la sua esperienza negli ambiti di recruiting, amministrazione del personale e formazione. Emanuele è particolarmente appassionato ed esperto di temi legati al Talento. Trattando della trasformazione in atto a livello globale afferma: “Le persone non hanno mai completamente soddisfatto il proprio desiderio di progredire poiché questo fa parte della natura umana. L'apprendimento continuo, potenziato dall'apprendimento digitale integrato al face-to-face tradizionale, sta diventando più una necessità che un bisogno. Le competenze invecchiano molto rapidamente e il tempo per colmare il gap è diventato troppo breve". Nella sua attuale posizione, sostiene e incoraggia il ruolo del digitale in ambito Learning & Development, nonché l'importanza dell’apprendimento continuo.
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