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Le aziende che investono nella formazione crescono e si evolvono in maniera sostenibile nel tempo, guadagnando di anno in anno quote di mercato; quelle che non lo fanno stentano, perdono competitività e sopravvivono accentuando un graduale deterioramento delle performance e attribuendo la responsabilità di ciò a variabili esterne (mercato, trend economici, politica ecc.).
Produttività
L’investimento nella formazione delle risorse umane è necessario. Utilizzando una metafora, è essenziale come la manutenzione della propria automobile. Quanti chilometri percorrete con il vostro veicolo? 20.000? 40.000 all'anno? Da cosa dipende la sua performance in termini di sicurezza, comfort e prestazioni meccaniche in generale? Certamente dal comportamento alla guida, ma altrettanto dalla manutenzione. Dal rifornimento frequente di carburante, a quello meno frequente dell’olio, da un qualche pezzo da sostituire a un livello da sistemare oppure un elemento elettronico da aggiornare.
È la sfida della produttività. Produttività aziendale!
Se quella macchina potesse scegliere e vivere di vita propria come si comporterebbe? Dal rifornimento di carburante alla manutenzione ordinaria e straordinaria, rispetterebbe gli intervalli e le scadenze. Quest’auto vorrebbe garantire il proprio valore nel tempo, non solo al primo acquisto ma anche nel successivo mercato dell’usato. Vorrebbe finire nelle mani di un guidatore avveduto e rispettoso che continua a investire nella manutenzione del proprio veicolo.
È la sfida dalla produttività. Produttività personale!
Abbiamo condotto una Survey sull’apprendimento, chiedendo come le persone apprendono:
- il 47% dichiara di utilizzare autonomamente e regolarmente internet;
- il 43% utilizza letture specializzate;
- il 55% considera importante l’interazione con colleghi;
- per 37 minuti di apprendimento attraverso risorse aziendali ve ne sono 200 con risorse autonome.
Questa deriva verso la democratizzazione della conoscenza e dell’apprendimento autonomo non porta necessariamente a vincere la sfida della produttività, né quella aziendale, né quella personale.
Saper fare è diverso da sapere, come fare meglio è diverso da saper fare.
Produttività aziendale e produttività personale convergono verso un obiettivocomune, perseguiti dai manager e nel contempo dalle loro risorse:
- ridurre le assenze dal posto di lavoro;
- ridurre il time to perform, cioè la traduzione dell’apprendimento in performance.
Ho ormai accettato che alcune aziende non vogliano investire in formazione; forse meglio non averle come cliente, sebbene qualcuna di esse veda nelle nuove modalità formative “just-in-time” la scorciatoia per entrare a far parte dei “virtuosi”. Attenzione: con la formazione “just-in-time” si investe sul “come si fa” e non basta. Sarebbe come limitarsi a fare benzina alla propria automobile. La formazione “ahead of time” serve per intervenire sui perché. Un moltiplicatore della precedente: come imparare a memoria e capire…
Le sfide
Ecco quindi alcune importanti sfide a livello di azienda e singolo individuo:
- sfida per la produttività aziendale:
- creare le condizioni per l’apprendimento
- selezionare percorsi efficaci e coerenti
- favorire l’integrazione tra apprendimento formale e informale
- sfida per la produttività personale:
- progettare l’apprendimento continuo
- alternare “come” e “perché”
- investire sul breve, medio e lungo termine per vincere la sfida della longevità professionale (employability).
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