Il supporto allo sviluppo della persona in azienda: molte pratiche complementari

Alessandro Reati Practice Business Leader
supporto allo sviluppo della persona


Nel campo della psicologia e dell'educazione degli adulti, esistono diverse pratiche che possono essere confuse tra loro, come teaching, tutoring, mentoring, coaching, consulenza, supporto psicologico e psicoterapia. Ogni pratica ha specificità uniche, ma a causa delle sovrapposizioni concettuali e delle ambiguità, possono sorgere confusione e distorsioni.

Ogni HR manager deve avere le competenze per comprendere quali di queste pratiche per supportare lo sviluppo della persona in azienda possono essere utilizzate nel perimetro organizzativo e quando occorre sceglierle. Per questo esploreremo insieme le definizioni e le caratteristiche di ciascuna pratica, mettendo in luce i rischi di distorsione e i limiti, inclusi quelli di natura legale.

Le pratiche per il supporto allo sviluppo della persona in azienda

Il teaching

Il teaching è una pratica educativa che si concentra sulla trasmissione di conoscenze e competenze da un insegnante a uno o più studenti. Come afferma Bruner (1966), "l'obiettivo dell'insegnamento è rendere gli studenti capaci di pensare in modo autonomo". L'insegnante fornisce informazioni, spiega concetti e guida gli studenti nel processo di apprendimento. Tuttavia, è importante riconoscere che il teaching non si occupa di problemi personali o di salute mentale degli studenti.

Il training

Il training è una pratica finalizzata allo sviluppo delle competenze e delle abilità attraverso l'acquisizione di conoscenze pratiche e l'esercizio specifico. Secondo Noe (2010), "il training è un processo intenzionale per influenzare il comportamento dei dipendenti, fornendo loro abilità e conoscenze specifiche". Il training può essere utilizzato in diversi contesti, come l'ambito aziendale o il settore sportivo, per migliorare le performance individuali o di gruppo. Il training può anche essere focalizzato sulle competenze sociali e relazionali, sia di gruppo che individuali. Tuttavia, è importante distinguere il training da altre pratiche, come il coaching o la consulenza, che si concentrano maggiormente sullo sviluppo personale e sul supporto individuale.

Il tutoring

Il tutoring è un'attività di supporto individuale o di piccolo gruppo che mira a fornire assistenza specifica su determinate materie o abilità. Secondo Galloway (2014), "il tutoraggio si concentra sull'individuo, adattando l'insegnamento alle esigenze dell'apprendente". Il tutor fornisce un sostegno personalizzato, chiarisce concetti, risponde alle domande e supporta lo studente nel raggiungimento degli obiettivi accademici. È importante sottolineare che il tutoring è limitato all'ambito accademico e non si occupa di problemi personali o clinici.

Il mentoring

Il mentoring è un processo di supporto e guida a lungo termine che coinvolge un mentore esperto e un mentee che desidera svilupparsi in un determinato campo o ambito professionale. Secondo Kram (1985), "il mentoring è una relazione in cui una persona più esperta condivide le sue esperienze e conoscenze con qualcuno meno esperto". Il mentore fornisce consigli, sostegno e modelli di ruolo al mentee, per favorire la crescita e lo sviluppo professionale. Il mentoring è orientato all'ambito professionale e allo sviluppo di carriera, ma può includere anche aspetti personali e interpersonali.

Il coaching

Il coaching è una pratica focalizzata sullo sviluppo personale e professionale, attraverso un processo di supporto strutturato e orientato agli obiettivi. Secondo Grant (2012), "il coaching è un partenariato che mira a sbloccare il potenziale delle persone per massimizzare le performance". Il coach fornisce supporto, ascolto attivo, feedback e sfide al coachee per aiutarlo a identificare e raggiungere gli obiettivi desiderati. Il coaching si concentra sull'autonomia, sull'apprendimento e sulle competenze trasversali, senza affrontare problemi psicologici o clinici.

La consulenza

La consulenza è una pratica che fornisce supporto professionale e orientamento per affrontare problemi specifici, sia personali che professionali. Secondo Egan (2014), "la consulenza è un processo di aiuto che facilita il cambiamento personale e il benessere emotivo". Il consulente offre una prospettiva esterna, analizza i problemi, offre consigli e strategie di cambiamento. È importante sottolineare che la consulenza non fornisce diagnosi o trattamenti per disturbi mentali, ma si concentra sul supporto psicologico e sulla gestione delle sfide.

Il supporto psicologico

Il supporto psicologico è una forma di assistenza che mira a fornire sostegno emotivo e comprensione a individui che affrontano situazioni difficili o stressanti. Secondo Caplan (1964), "il supporto psicologico è una relazione interpersonale finalizzata a ridurre il disagio emotivo e favorire il benessere". Il supporto psicologico può essere fornito da professionisti della salute mentale, come psicologi o assistenti sociali, ed è orientato a facilitare l'espressione dei sentimenti, a fornire rassicurazione e a sviluppare strategie di coping. In Italia è normato per legge. Si tratta comunque di una pratica che può essere implementata aziendalmente.

La psicoterapia

La psicoterapia è una pratica clinica condotta da professionisti della salute mentale, come psicologi o psicoterapeuti, con l'obiettivo di trattare disturbi mentali, problemi emotivi o comportamentali. Secondo Strupp e Hadley (1977), "la psicoterapia è un processo di collaborazione finalizzato a ridurre i sintomi, risolvere i problemi e promuovere il cambiamento personale". La psicoterapia si basa su teorie e approcci clinici specifici e richiede una formazione specialistica. È importante notare che la pratica della psicoterapia è regolamentata e può essere esercitata solo da professionisti qualificati. In Italia è normato per legge. Non ne è prevista la pratica entro l’organizzazione.

Rischi di distorsione e limiti

La confusione e la distorsione tra queste pratiche per supportare lo sviluppo della persona in azienda possono portare a rischi significativi, sia per i professionisti che per i clienti. Alcuni rischi comuni includono:

  • Violazione dei confini professionali: la mancanza di chiarezza sulle competenze e sui limiti di ciascuna pratica può portare a una violazione dei confini professionali e a un'offerta di servizi non adeguati. Alcune di queste pratiche sono normate per legge (supporto psicologico, psicoterapia), altre sono soggette a forme di autoregolamentazione non vincolante (a.e. coaching, consulenza), altre sono sostanzialmente deregolate (a.e. mentoring, tutoring).
  • Mancanza di competenze specifiche: ogni pratica richiede competenze specifiche e una formazione adeguata. L'assenza di queste competenze può compromettere la qualità dell'intervento e il benessere del cliente.
  • Rischio di danni al soggetto: l'intervento inappropriato o non adeguato può causare danni emotivi o psicologici ai clienti. È fondamentale rispettare gli standard etici e legali per garantire la sicurezza e il benessere dei clienti.
  • Rischio di danni al committente aziendale: mancato rispetto della riservatezza dei dati, infrazione di norme deontologiche o di policy aziendali.

Conclusioni

Le pratiche per supportare lo sviluppo della persona in azienda - teaching, training, tutoring, mentoring, coaching, consulenza, supporto psicologico, psicoterapia e training - presentano specificità uniche e differenze sostanziali. È fondamentale comprendere le definizioni, le caratteristiche e i confini di ciascuna pratica per evitare confusione, distorsioni e rischi per professionisti e clienti. Il rispetto degli standard etici e legali, insieme a una formazione adeguata, è essenziale per garantire l'integrità e l'efficacia delle diverse pratiche nel contesto psicologico ed educativo.

Riferimenti bibliografici

Bruner, J. S. (1966). Toward a Theory of Instruction. Harvard University Press.

Egan, G. (2014). The Skilled Helper: A Problem-Management and Opportunity-Development Approach to Helping. Cengage Learning.

Galloway, F. (2014). Tutoring: A Complete Guide for Tutors and Those Who Employ Them. Bloomsbury Publishing.

Grant, A. M. (2012). An Integrative Perspective on Coaching and Mentoring: Formulating a Research Agenda for the Next Decade of Coaching and Mentoring Research. Australian Psychologist, 47(1), 3-12.

Kram, K. E. (1985). Mentoring at Work: Developmental Relationships in Organizational Life. University Press of America.

Noe, R. A. (2010). Employee Training and Development. McGraw-Hill Education.

Strupp, H. H., & Hadley, S. W. (1977). Psychotherapy for Better or Worse: The Problem of Negative Effects. Journal of Consulting and Clinical Psychology, 45(6), 948-951.

Scritto da

Alessandro Reati 

Psicologo del lavoro e consulente direzionale certificato CMC-ICMCI, da oltre 25 anni si occupa di consulenza, formazione e coaching, guidando programmi di cambiamento e sviluppo organizzativo presso aziende nazionali e multinazionali, associazioni e istituzioni. Il focus dei suoi interventi è sulla valorizzazione delle risorse umane e della community professionale. Privilegia metodi di intervento partecipativi e basati sul coinvolgimento attivo. A lungo professore a contratto presso diverse università, è autore di numerosi articoli pubblicati su riviste scientifico-professionali e blog divulgativi e coautore di una decina di volumi.
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