
Mantenere il controllo sulle proprie emozioni, soprattutto in contesti professionali, non è sempre scontato. Tensioni e conflitti sono una parte inevitabile della vita lavorativa. In molti casi è comune l’insorgere di sensazioni quali stress, rabbia, paura e tristezza: tutte emozioni classiche a cui ognuno è soggetto.
Tuttavia, imparare a gestire le emozioni sul posto di lavoro può avere enormi benefici, non solo per noi stessi ma anche per colleghi e clienti. Una volta raggiunto l'equilibrio emotivo la produttività aumenta, il lavoro diventa positivo, gradevole e più semplice da affrontare. A livello più ampio, gli altri avranno più piacere a collaborare con noi e tutto il business ne gioverà.
In un ambiente altamente instabile come quello lavorativo attuale, tuttavia, non è semplice. Le scadenze, il temperamento dei colleghi e altri fattori che esulano dal nostro controllo possono mettere alla prova anche la pazienza dell'individuo più equilibrato.
Le numerose attività formative svolte da Cegos hanno permesso di studiare a fondo le dinamiche dei conflitti. In questo contesto abbiamo compreso che per ridurre le tensioni è importante aiutare le persone a fare i conti con le proprie emozioni negative, promuovendo un’attitudine positiva.
Comprendere le emozioni
La maggior parte delle nostre emozioni negative proviene dalla parte rettiliana del nostro cervello - quella responsabile dell’istinto alla "lotta o fuga" – importante per la sopravvivenza dei nostri lontani antenati.
Oggi queste emozioni, per quanto normali, possono avere la meglio su di noi se sfuggono al nostro controllo. Proviamo a immaginare di rievocare mentalmente una conversazione spiacevole con una persona che ci ha infastidito. Rimuginando sul fatto, inevitabilmente i pensieri negativi inizieranno a susseguirsi peggiorando e aggravandosi fino ad un punto di non ritorno. Questa è la parte primitiva del cervello che parla, quindi è importante impiegare il lato più ragionevole e logico per calmare le acque.
Comprendere che tipo di stimolo specifico ci fa innervosire è un buon modo per iniziare. Quando sappiamo quale tipologia di situazione può scatenare in noi emozioni negative - come relazionarsi con un collega in particolare o affrontare qualche compito difficile - allora abbiamo la possibilità di prepararci mentalmente. A volte, un buon metodo è quello di lasciarsi coinvolgere dall'emozione negativa e poi trovare uno sfogo che ci faccia sentire meglio.
Sperimentare le emozioni
Quando proviamo emozioni negative, è utile cercare di indirizzare l’energia in qualcosa di positivo, adottando un approccio fiducioso e ottimista invece di ricadere nel pessimismo. Dobbiamo accettare che, a volte, sarà inevitabile sentirsi giù e che l’importante è cercare di vivere la situazione al meglio possibile. Un passo per combattere le emozioni problematiche è quello di imparare ad affrontare il temperamento degli altri.
Aprirsi alle emozioni degli altri
Possiamo intraprendere azioni volte a controllare le emozioni ma una sfida più grande è senz'altro quella di incoraggiare gli altri a fare lo stesso. Inoltre, anche sviluppare la propria empatia e comprensione aiuta a influenzare e trasmettere un atteggiamento positivo alle persone in difficoltà.
È importante ascoltare e riconoscere quei segnali che indicano stress o poca autostima nelle persone. Mostrare un vero interesse verso gli altri è la chiave per una relazione positiva, oltre ad aiutare ad allontanare la negatività.
Esprimere le emozioni in modo costruttivo
Se siamo infelici per qualcosa, soffrire in silenzio è raramente la soluzione migliore. Piuttosto, è bene imparare come esprimere l’insoddisfazione in un modo costruttivo, che sia efficace e che non aggravi la situazione. Allo stesso modo, incoraggiare gli altri membri del team a fare lo stesso permette di ridurre le possibilità di conflitto e creare un ambiente di lavoro più piacevole. Ascoltare le preoccupazioni degli altri è fondamentale e parlare apertamente delle proprie paure può aiutare a dissiparle.
Gestire le emozioni in situazioni di tensione
Accogliamo le reazioni degli altri rimanendo calmi di fronte alle provocazioni. Se abbiamo bisogno di essere critici, è bene farlo in modo costruttivo, concentrandoci prima sugli aspetti positivi e solo successivamente sulle osservazioni necessarie. Idealmente, a ogni critica dovrebbe seguire una soluzione o un consiglio.
Quando siamo di fronte a una situazione di tensione o conflitto, è utile mostrare una certa dose di autocontrollo. Se l’altro è arrabbiato e aggressivo, la tentazione è quella di rispondere con la stessa tensione emotiva. Tuttavia, siamo consapevoli che ciò non aiuta nessuno e fa poco, se non nulla, per risolvere il conflitto.
In conclusione, esistono molte altre pratiche utili a gestire le emozioni. Esercizi di respirazione, attività fisica e riposo adeguato aiutano a ridurre il rischio di reazioni esagerate e irrazionali e contribuiscono a mantenere il controllo. In conclusione, impegnarsi per costruire una attitudine allegra, fiduciosa ed emotivamente equilibrata è il primo passo – oltre che il più importante - per affrontare le emozioni negative.
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