La capacità imprenditoriale è presente nella fase iniziale di creazione di un’azienda. Tuttavia, man mano che questa cresce, sembra dimenticarsi delle proprie radici e guardare ad altre pratiche di gestione.
Le grandi aziende sono cresciute avendo come obiettivo il raggiungimento di dimensioni considerevoli, potere e ricchezza. Ciò significava più capitale, più lavoratori, più sistemi adatti per quello specifico periodo del passato, quando si era alla ricerca di risorse fisiche.
L'evoluzione dell'imprenditorialità
Tutto questo avveniva prima del mondo digitale, iniziato probabilmente con l’avvento di Microsoft, azienda che ha compiuto una transizione impressionante. Si è infatti trasformata da una società di software – che doveva fare tutto, anche controllare e inscatolare il materiale pronto per essere spedito - in un'azienda che ha abbracciato Internet e ora è in grado di supportare i clienti e offrire molte tipologie di servizi e prodotti.
Andiamo oltre: il business che cosa ha imparato, ad esempio, da Steve Jobs? La fondazione Apple è nata nel 1976 (un anno dopo Microsoft) ed è stato un momento decisivo per tutto il mondo. Poi si sono susseguiti Yahoo, Netscape, Amazon e Google. Infine Facebook, Uber e Airbnb… il mondo digitale è scoppiato e le regole del gioco sono cambiate.
Ad un certo punto, i vecchi metodi si sono rivelati non più adatti ad un mondo volatile, incerto, complesso e ambiguo (VUCA). Tuttavia, le nuove società non si sono preoccupate delle nuove regole di management, poiché avevano un solo obiettivo in mente e hanno concentrato tutte loro energie per raggiungerlo.
Queste imprese all'avanguardia, guidate da imprenditori senza alcuna formazione ufficiale, stavano eliminando coloro che sono stati in carica fin a quel momento.
Il risultato è stato una riclassificazione dell'imprenditorialità: corporate entrepreneurship, intrapreneurship, ecc... Tutte iniziative buone per lanciare nuovi prodotti o offerte di servizi, ma non adatte a riformare le pratiche di management.
Nuovi principi imprenditoriali
In un certo senso l'imprenditorialità è stata "dirottata" dalle start-up, mentre alle aziende sono state permesse solo iniziative molto limitate. Sebbene oggi le aziende spendano milioni per lo sviluppo della leadership, i leader devono lottare per far sì che avvengano dei realicambiamenti.
Perché? C’è una falla nel processo: i singoli leader raramente hanno l'autorità di apportare le modifiche necessarie, persino all'interno dei dipartimenti che guidano.
Che cosa succederebbe se l'imprenditorialità potesse essere considerata come una pratica di management?
Questo è ciò che proponiamo, esortando e sollecitando le aziende ad adottare pratiche di management che permettano di affrontare il mondo digitale con più fiducia. Altrimenti, la loro storia potrebbe concludersi in maniera molto similare a quelle di Kodak e Nokia. Se non si crea l'imprenditorialità nella propria azienda, si diventa burocratici, lenti nel reagire alla concorrenza, rischiando di perdere la fiducia dei consumatori e di ridurre i margini di vendita. L'organizzazione lavora per compartimentistagni e anche la comunicazione diventa un problema.
Per completare il tutto, si diventa meno appetibili vero i migliori talenti, che preferiscono unirsi a una start-up innovativa e snella.
I cambiamenti sono necessari e il modo in cui le aziende operano debba necessariamente essere modificato.
Sono state identificate nove caratteristiche che gli imprenditori di successo possiedono:
- Auto-efficacia
- Volontà di assunzione di rischi
- Passione
- Innovazione
- Intraprendenza
- Apprendimento
- Realismo
- Persuasività
- Capacità di esecuzione
Le persone, il fulcro centrale di ogni azienda, devono mostrare questi comportamenti in modo tale che venga incorporata nell'organizzazione una cultura imprenditoriale.
È bene ricordarsi che: "Gli imprenditori non sono persone diverse, semplicemente fanno le cose in modo diverso" e quindi è qualcosa che può essere appreso.
Sull'autore
Anwar Jumabhoy, Consulente senior, Cegos Asia Pacific & Co-autore del libro “9 Principi di imprenditorialità: pratiche di gestione per un mondo VUCA“.
Anwar ha oltre 30 anni di esperienza dirigenziale in diversi settori, dalla costruzione navale al fast-food, dalla tecnologia al capitale di rischio e all'ospitalità. I suoi articoli sono apparsi tra le pubblicazioni del Malaysian Institute of Management, del Canadian Institute of Management, di Edge Weekly e online sul Digital News Asia.
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