Leadership vs Followership: come sopravvivere nelle organizzazioni complesse?
Leadership vs Followership: come sopravvivere nelle organizzazioni complesse?
La leadership non è tutto, lo sapevi?
Quando si parla di leadership, sembra che il mondo aziendale moderno non possa fare a meno di mettere i leader su un piedistallo. Ovunque ci si volti, manager e professionisti vengono addestrati a diventare "leader visionari", individui carismatici capaci di influenzare, ispirare e guidare i propri team verso il successo. Siamo circondati da corsi, seminari e workshop che insegnano a essere leader efficaci, come se questo fosse l’unico requisito necessario per eccellere nel contesto aziendale contemporaneo. Tuttavia, nelle organizzazioni complesse, specialmente nelle strutture a matrice o multinazionali, la leadership – intesa come la capacità di influenzare gli interlocutori – da sola non basta.
In questi contesti, la complessità delle relazioni e delle interazioni richiede molto più di una leadership tradizionale. Il manager del futuro non deve solo saper condurre il proprio team, ma deve anche essere in grado di alternare con intelligenza il ruolo di leader a quello di follower. E qui entra in gioco una capacità spesso trascurata e forse meno "glamour" rispetto alla leadership: la membership. Intesa come il sentirsi parte di qualcosa di più grande, in cui si partecipa attivamente e si contribuisce con le proprie competenze, la membership è una chiave fondamentale per la gestione efficace in un mondo lavorativo sempre più interconnesso e fluido.
Come sottolinea Peter Drucker: “Il vero leader non ha bisogno di essere seguito, ma di essere capito e supportato”. Questa affermazione non potrebbe essere più attuale nelle organizzazioni complesse di oggi. Non si tratta solo di esercitare il potere dall’alto verso il basso, ma di costruire una rete di comprensione e collaborazione, dove ogni individuo può alternarsi tra guida e supporto. Questo concetto evidenzia quanto sia fondamentale abbandonare l’idea di una leadership gerarchica rigida, che mette in atto un’autorità indiscussa, a favore di una collaborazione più fluida, in cui i ruoli si scambiano e la leadership diventa un processo condiviso.
La leadership come “Buzzword”
Negli ultimi anni, la leadership è diventata una sorta di "buzzword" nelle aziende, un’etichetta ambita da ogni manager o professionista. Ma focalizzarsi esclusivamente su questa competenza rischia di creare un paradosso, soprattutto in contesti globalizzati e interconnessi, dove la leadership non è più un ruolo esclusivo e permanente. Le tecnologie di collaborazione digitale, come Slack, Microsoft Teams, Asana e altre piattaforme simili, hanno completamente ridisegnato il modo in cui lavoriamo. Grazie a questi strumenti, team sparsi in tutto il mondo possono collaborare in tempo reale, scambiarsi informazioni e prendere decisioni collettivamente in modo rapido ed efficiente. La gerarchia tradizionale si dissolve, lasciando spazio a una leadership distribuita e partecipativa.
In questo contesto, i manager non possono più limitarsi a essere solo "leader" nel senso tradizionale del termine. Devono anche sviluppare la capacità di saper seguire e collaborare attivamente. La leadership distribuita richiede che ogni membro del team, incluso il manager, sappia adattarsi ai diversi ruoli in base alle esigenze del momento. Saper passare da un ruolo all'altro con agilità non solo migliora l'efficacia del lavoro, ma anche la coesione e la motivazione del team.
Followership: l’arte nascosta di seguire (e perché conta tantissimo)
La followership, spesso percepita come una qualità passiva, è in realtà una competenza strategica e proattiva. Non si tratta semplicemente di obbedire o di eseguire compiti assegnati senza pensare, ma di partecipare attivamente al successo del team, supportando il leader quando necessario e, allo stesso tempo, offrendo un contributo personale. Come osserva Barbara Kellerman, esperta di leadership: "Un buon follower può essere più potente di un cattivo leader". Questo suggerisce che, in determinate circostanze, chi segue attivamente può avere un impatto decisivo sulle dinamiche del gruppo, influenzando i risultati finali.
Nelle strutture complesse, i ruoli di leadership vengono spesso distribuiti a seconda delle competenze e delle necessità del progetto. Questo significa che un manager, anche se formalmente in una posizione di leadership, potrebbe trovarsi a seguire il contributo di un esperto su un particolare aspetto del progetto. Questo cambio di prospettiva si riflette nei team moderni, dove l’adozione di piattaforme digitali promuove una comunicazione interattiva e decentralizzata. Strumenti come Trello o Miro permettono a tutti di visualizzare il progresso di un progetto, contribuire con idee e guidare specifiche aree operative, senza che vi sia una netta separazione tra chi comanda e chi segue.
Membership, il complemento indispensabile della leadership nel presente del lavoro
Guardando al futuro del management, è chiaro che i manager dovranno essere capaci di alternare con flessibilità leadership e membership. Le nuove generazioni, cresciute in un contesto fortemente digitalizzato, comprendono meglio questa necessità di una leadership più fluida e meno gerarchica. I contesti multinazionali, poi, accentuano questa dinamica, poiché richiedono una maggiore collaborazione tra team distribuiti su diverse aree geografiche, ognuno con competenze e prospettive specifiche.
Strumenti digitali avanzati, logiche di followership attiva e la capacità di sentirsi parte di un sistema più ampio saranno fondamentali per navigare la complessità organizzativa del futuro. Il manager del domani non sarà solo un leader, ma anche un membro attivo del team, capace di alternare guida e supporto con intelligenza e sensibilità. Il mondo del lavoro, in continua evoluzione, richiederà sempre di più questa capacità di adattamento, e chi saprà padroneggiarla emergerà come il vero leader del futuro.
Letture consigliate:
"The End of Leadership" di Barbara Kellerman (2012) – Un’esplorazione dei cambiamenti nei modelli di leadership e followership.
"Leaders Eat Last" di Simon Sinek (2014) – Un libro che esplora l'importanza della fiducia e della leadership collaborativa.
"Followership: How Followers Are Creating Change and Changing Leaders" di Barbara Kellerman (2008) – Un libro che analizza il ruolo della followership nell'organizzazione moderna.