Nell’ambito delle relazioni formative, negli ultimi anni si è diffusa la tendenza a progettare i colloqui in maniera olistica, ossia considerando che l’intero in sé (la singola persona, come anche un gruppo di lavoro o una organizzazione) è maggiore della somma delle singole parti che lo compongono.
Spesso alcuni programmi formativi evidenziano la presenza di alternanza tra momenti di gruppo e momenti di colloquio formativo (variamente definiti come tutoring, mentoring, coaching, counseling). Purtroppo questo non è sufficiente per chiarire come verranno gestiste le sessioniindividuali. Cosa verrà trattato e, soprattutto, a che livello? L’approccio olistico è quello che rivendica la declinazione “in base al soggetto” ma questo non ci dovrebbe esimere dal progettare in maniere puntuale.
Livelli del colloquio formativo
Un’approccio olistico alla progettazione richiede comunque attenzione ai diversi livelli di discorso che possono essere sviluppati.
Per un formatore riconoscere i diversi livelli è strategico per una corretta e rispettosa creazione della relazione formativa.
Ecco una possibile segmentazione che potrebbe tornarci utile per rispondere alla domanda “verso quale livello di colloquio voglio orientare l’intervento?”:
Livello | Focus |
Emozionale | Gli stati psicofisiologici quali sentimenti, affetti ed emozioni |
Esperienziale | Include la consapevolezza degli eventi e la classificazione delle esperienze |
Normativo | Si concentra sulle dimensioni sociali, considerando norme, valori, sistemi di credenze collettive ed aspettative sociali |
Razionale | Orientato alla creazione di mindset cognitivi, attributivi di valore |
Narrativo | Mette in rilievo l’importanza del racconto del vissuto individuale, creatore di significati e di potenziali condivisioni sociali |
Esistenziale | Riferito all’area epistemologica, intesa come la relazione con la dimensione del senso sovraindividuale |
Approcci nella conduzione del colloquio formativo
Il colloquio formativo è uno scambio di parole che supera il piacere della conversazione per affrontare temi con rilevanza sia comportamentale, sia emotiva.
La progettazione del colloquio è stata in molti casi collegata a metodologie specifiche (a.e. il counseling o il consulting). In realtà il colloquio formativo è caratterizzato da una elevata plasticità: partendo da uno scopo canonico (l’apprendimento) si tratta di declinare le azioni in base alle caratteristiche del formando (personalità, bisogni e motivazioni) e del contesto istituzionale di riferimento (ossia in base al ruolo ed alle caratteristiche dell’azienda).
Per questo possono poi emergere tendenze verso diversi approcci.
Ecco una possibile comparazione sintetica:
Approccio | Direttivo | Semidirettivo | Non direttivo |
Riferimento teorico | Comportamentista | Psicosociale | Umanistico |
Focus | Il presente, con un atteggiamento fiducioso nel cambiamento | La persona, inserita in un contesto di relazioni e vincoli | I processi emozionali, lasciando di sfondo il contesto |
Obiettivo | Fornire e raccogliere indicazioni e informazioni | Sollecitare la cooperazione | Fornire uno spazio di riflessione e consapevolezza |
Conduzione | Domande su come agire in una logica di causalità lineare | Domande circolari, mirate a cogliere differenze e mutazioni nelle narrazioni. | Atteggiamento empatico, mirato all’accoglienza ed al sostegno emotivo |
Stile del formatore | Tendenzialmente direttivo, attento agli obiettivi informativi da raggiungere. Disponibile a fornire feed back operativi | Attivo, con precisa conduzione delle fasi di comunicazione, disponibile a fornire feed back sia operativi, sia emotivi | Attivo, senza desiderio di influenzamento diretto, disponibile a fornire feed back sul piano emotivo |
Questa comparazione ha lo scopo di aiutare il formatore a comprendere quale impostazione ha definito come opportuna per uno specifico setting di apprendimento. È necessario comunque mantenere un buon livello di flessibilità, anche al fine di poter progettare cicli di colloqui che alternino le diverse modalità di approccio.
Leggi il primo articolo dedicato al tema "Il Colloquio Formativo: definizione"