Formazione finanziata: com'è vista dalle aziende?

- La survey
- 1° domanda: a chi è rivolta maggiormente la formazione nella tua organizzazione?
- 2° domanda: in che percentuale la formazione aziendale viene finanziata?
- 3° domanda: qual è lo strumento che si utilizza maggiormente per finanziare la formazione?
- 4° domanda: quali aree o competenze sono più finanziate?
- 5° domanda: quali difficoltà ci sono nel finanziare la formazione nella tua azienda?
La survey
Cinque domande in due minuti. È quanto abbiamo proposto ad aprile e maggio 2023 ai professionisti che seguono la nostra pagina Linkedin. L'obiettivo? Scattare un'istantanea della formazione finanziata a circa vent'anni dall'introduzione dei fondi interprofessionali.
Oltre cento le risposte che abbiamo raccolto, provenienti per il 71% da referenti HR- in coerenza con il tema proposto- e per il 62% da aziende di medio/grandi dimensioni dei settori più disparati, salva una rappresentanza al 24% del mondo della consulenza (… particolarmente sensibile al fascino delle survey?) e al 18% del mondo manifatturiero.
Ne emerge un quadro che a volte conferma aspettative e osservazioni sul campo, a volte risulta inaspettato.
1° domanda: a chi è rivolta maggiormente la formazione nella tua organizzazione?
Nessuna sorpresa di fronte al fatto che alla domanda “in relazione alla formazione, qual è il target di popolazione aziendale verso il quale si tende a investire maggiormente nella tua organizzazione?” risultino in testa gli impiegati con un 75% di preferenze, seguiti dai quadri al 13%, gli operai al 9%, i dirigenti al 3%. E’ quanto rileviamo ogni giorno attraverso i progetti e i corsi che siamo chiamati a erogare per i nostri clienti. La ridottissima percentuale di dirigenti formati si spiega probabilmente con un tema di “agende pazze” che mal si conciliano con i tempi della formazione, soprattutto se finanziata, ma anche con un approccio degli stessi dirigenti al learning, sempre più focalizzato su coaching individuale, autoformazione, occasioni di networking a svantaggio di una formazione più tradizionale che verosimilmente hanno già vissuto quando erano a loro volta impiegati e che magari è proprio uno degli elementi che ha consentito loro di ricoprire oggi ruoli apicali.
2° domanda: in che percentuale la formazione aziendale viene finanziata?
La domanda “in che percentuale la formazione svolta annualmente nella tua azienda viene finanziata tramite Fondi Interprofessionali/Bandi/Avvisi?” non concede mezze misure. A fronte di un terzo di intervistati che dichiara di finanziare da 0 a 25% della formazione, un quarto degli intervistati racconta di finanziarne dal 50 al 75%. Come dire: o tutto o niente. Probabilmente una volta superata la barriera che scoraggia dal cogliere le opportunità di finanziamento, le aziende sfruttano l’abbrivio e finanziano in maniera consistente fino ad arrivare a un quinto del campione che finanzia addirittura dai tre quarti alla totalità della formazione.
3° domanda: qual è lo strumento che si utilizza maggiormente per finanziare la formazione?
Ma qual è lo strumento che si utilizza maggiormente per finanziare la formazione -è la terza domanda che abbiamo posto con la nostra survey-?
- Conto Formazione aziendale ( al 65%)
- Bandi/Avvisi dei Fondi (al 17%)
- Bandi Regionali (al 5%)
- Fondo Nuove Competenze (all' 1%)
In coerenza con il “tutto o niente” di cui sopra, spicca anche un 12% che asserisce che la formazione non viene finanziata. Vince insomma -com’è ovvio che sia- lo strumento che tra tutti risulta più flessibile nelle modalità e meno rigido rispetto alle tempistiche mentre hanno un peso residuale opportunità meno conosciute, più recenti o percepite a maggiore complessità.
4° domanda: quali aree o competenze sono più finanziate?
Un’immagine molto netta arriva anche dalla quarta domanda con cui abbiamo chiesto ai nostri follower, con la possibilità di esprimere due preferenze, quali aree o competenze siano maggiormente presenti nei loro progetti oggetto di finanziamento.
- Soft skills (72%)
- Digital skills (33%)
- Salute e sicurezza sul lavoro (26%)
- Sales & Marketing (15%)
- HR & Organization (12%)
- Area Innovation/Green (8%)
- Sostenibilità/Diversity & Inclusion (4%)
Le soft skills spadroneggiano, in linea con la strategia che osserviamo in molte aziende di puntare sulle competenze tipicamente human che ci si aspetta non verranno scalfite da Digital Transformation e Intelligenza Artificiale.
A seguire, le digital skills su cui dopo anni di dichiarazioni d’intenti le aziende sembrano aver iniziato concretamente a investire. A sorpresa al terzo posto le competenze legate a salute sicurezza sul lavoro ormai sdoganate anche dai fondi e probabilmente legate al fatto che il campione di rispondenti vede una discreta rappresentanza del settore manifatturiero e produttivo. Quarto e quinto posto per le competenze in ambito Sales & Marketing e HR & Organization e in chiusura, le skills focalizzate sull’area Innovation/Green e su quella Sostenibilità/Diversity & Inclusion, temi di cui si parla, si legge e si scrive molto ma su cui evidentemente non ci si muove ancora concretamente in termini di formazione, quanto meno finanziata.
5° domanda: quali difficoltà ci sono nel finanziare la formazione nella tua azienda?
La quinta e ultima domanda, ugualmente con possibilità di esprimere una doppia preferenza, è dedicata agli ostacoli: “Quali sono le principali difficoltà che riscontri nel finanziare la formazione nella tua azienda?”.
Regole stringenti e tempistiche la fanno da padrone con un 33 e un 30% di risposte, seguite da una dicotomia piuttosto interessante: il 29% di intervistati ravvede un elemento critico nella mancanza -e quindi nella necessità di avere- competenze specifiche adeguate, a fronte di un 27% che esprime di non riscontrare alcuna difficoltà. È di nuovo un “tutto o niente”. Sorprende poi che la condivisione con le parti sociali sia percepita come un elemento di fatica solo nel 5% dei casi: a parlare quotidianamente con le aziende che si apprestano ad approntare piani formativi il confronto con le rappresentanze sindacali, aziendali o esterne che siano, non viene raccontato propriamente come una passeggiata.
Interessante poi il catalogo di situazioni problematiche descritte nel campo aperto della domanda da parte delle persone che hanno risposto: difficoltà nel coordinamento tra le aree aziendali, fondi spesso non sufficienti a coprire tutte le esigenze, esclusione di alcuni target o di alcune tipologie di formazione, complessità della rendicontazione, manager poco interessati.
Al di là di questa serie di elementi una cosa è tuttavia certa: la formazione finanziata, oltre a non concedere mezze misure, offre da anni un contributo rilevante per la crescita professionale di aziende e persone. Il sacrificio di gestirne la complessità vale decisamente la candela.