Un buon formatorevaria le tecniche in base ai contenuti e alle caratteristiche dei partecipanti.
Lo scopo è di ricercare la migliore soluzione per incrociare gli stili di apprendimento individuale e le competenze da sviluppare.
Coerentemente, anche le tecniche di avvio di un seminario possono subire varie declinazioni. La presentazione consente ai partecipanti di occupare il proprio spazio fisico e psicologico nel gruppo di apprendimento e di rendere nota la propria identità.
All'inizio del corso è quindi necessario:
- consentire a ciascuno di trovare il modo di integrarsi nel gruppo e con il formatore
- consentire al gruppo di strutturarsi e organizzarsi per adattarsi agli obiettivi del corso
- creare un clima di fiducia in cui i partecipanti e i formatori si possano sentire a proprio agio, svolgendo un ruolo attivo
Tecniche di presentazione
Alcune tecniche ovvie, ad esempio il classico e formale “giro di tavolo”, sono noiose e non incoraggiano le persone a prestare ascolto.
Ecco perché è importante utilizzare tecniche diverse grazie alle quali le persone possano presentarsi.

Come scegliere opportunamente le tecniche di presentazione più adeguate? Si possono usare questi criteri di selezione:
- gli obiettivi del corso
- la durata del corso
- il tipo di informazione desiderato (è possibile utilizzare queste informazioni per altri esercizi)
- il livello di familiarità dei partecipanti (che cosa sanno l'uno dell'altro).
Ecco alcuni esempi semplificati di possibili aperture tra cui scegliere:
Tecnica "Giro di tavolo"
- Metodo: il formatore chiede a ogni partecipante di presentarsi con poche frasi
- Vantaggi: da molto veloce e a veloce. Il formatore ha un buon controllo di tempi e contenuti
- Condizioni per la riuscita: suggerire un formato standard specifico. Evitare domande molto personali. Tenere il tempo
- Limiti: può diventare noioso rapidamente. Le persone si concentrano di più su quello che diranno piuttosto che su quello che dicono gli altri
Tecnica "intervista veloce"
- Metodo: ogni persona rivolge al vicino 3 domande chiave fornite dal formatore. Riferisce quindi agli altri quello che ha appreso.
- Vantaggi: veloce. Induce l'altra persona a parlare.
- Condizioni per la riuscita: suggerire domande facili ma pertinenti. Rispettare i tempi del colloquio. Monitorare i sottogruppi e sciogliere eventuali imbarazzi. Tenere il tempo.
- Limiti: le informazioni sono limitate dai tempi del colloquio
Tecnica "Indagine"
- Metodo: ogni persona sceglie da un elenco di 5 domande (su fatti specifici o di opinione), quelle che desidera le vengano poste dal vicino. Le informazioni vengono raccolte, quindi condivise con il gruppo
- Vantaggi: mediamente veloce. Scopre qualcosa di nuovo sulle persone. La scelta delle domande può essere suggerita dall'obiettivo del corso.
- Condizioni per la riuscita: un elenco di almeno 15 domande. Lasciare a ognuno il tempo di scegliere le domande che gli verranno poste dal vicino. Monitorare la dinamica complessiva. Tenere il tempo
- Limiti: per la formazione rivolta a gruppi di lavoro reali, redigere il questionario con molta cura nei confronti delle dinamiche presenti, sia tra colleghi, sia con il responsabile
Introduzione della sessione
Una volta scelta la tecnica, come introdurre la sessione di presentazione? Ecco alcune indicazioni di base.
- "Promuovere" l'esercizio sulla presentazione chiarendo gli effetti che può esercitare sulla riuscita del corso
- Fornire istruzioni chiare e precise sulle informazioni da fornire agli altri. (3-5 istruzioni al massimo)
- Comunicare il tempo a disposizione
- Facilitare il compito controllando che tutti abbiano compreso e che si trovino a proprio agio con le istruzioni
Rispettando questi punti di attenzione e ricordando che la formazione non è mai semplice erogazione di contenuti, potrai certamente contribuire a creare un setting in cui i partecipanti apprenderanno e si sentiranno rispettati e valorizzati.