La responsabilità degli executive (il terzetto CEO, COO, CFO) non è solo quella di orientare l’azienda verso risultati di breve periodo ma si estende alla creazione di condizioni organizzative in grado di farla prosperare anche nel lungo periodo.
Perseguire questo risultato richiede di favorire la crescita dei propri riporti manageriali, evitando situazioni critiche quali dipendenza eccessiva dal vertice o forme di deresponsabilizzazione.
Spesso i manager intermedi hanno un background specialistico che stentano ad abbandonare e possono incontrare difficoltà nella comprensione generale del funzionamento aziendale e delle sue priorità. Anche quando il loro contributo alla execution funzionale specifica è eccellente, è auspicabile domandarsi quanto possano contribuire anche alla definizione della mission aziendale.
Tre punti di riferimento
Il leader emerge dalla base: favorite l’empowerment
- Gli attuali modelli organizzativi, sempre più matriciali e reticolari, richiedono che nelle aziende manager e professional siano owner dei processi e dei progetti loro affidati
- La convinzione preconcetta che la leadership sia più un tratto individuale che una funzionale sociale è controproducente per la creazione di una leadership diffusa
- Innovare e conquistare nuove quote di mercato richiede integrazione, non conformismo e passività. Le competenze sono presenti in ogni punto dell’organizzazione, non solo al vertice
Attenzione all’effetto “Bella addormentata”: ricercate il talento
- Osservate quanto le abitudini organizzative siano ancora utili per l’azienda
- Valorizzate ciò che è ancora utile, onorate ciò che lo è stato e interrogatevi sulle necessità future
- Ricercate talenti nascosti nelle persone che lavorano con voi
- Proponete percorsi, strutturati, di crescita delle competenze e delle responsabilità
- Date priorità a progetti in cui sono prevedibili contributi multipli: permette di usare al meglio il senso di appartenenza ad un team
Il futuro è un progetto: i criteri del futuro non sempre son quelli del passato
- L’innovazione è un processo organizzativo non un'azione individuale spontanea
- Il cambiamento si crea tramite progetti non solo lanciando parole chiave
- Favorite una riflessione concreta sullo scopo di eventuali innovazioni
- Evitate di essere retoricamente orientati al cambiamento: serve concretezza e realismo
- La motivazione e l’energia sono sempre necessarie. Fate in modo che i vostri collaboratori siano felici di contribuire all’azienda.
Cinque azioni consigliabili per executive che vogliono far crescere i propri manager
- La creazione di una nuova categoria manageriale è responsabilità degli executive
- Nelle vostre azioni dovete incarnare i valori della vostra azienda, perseguire il benessere della vostra organizzazione e dei vostri clienti
- Il coinvolgimento è uno strumento concreto per favorire il cambiamento: proporre e non imporre
- La disponibilità di risorse (economiche e di tempo) è necessaria quanto la motivazione e la competenza
- Utilizzate le logiche tipiche del project management: da dove partiamo e come possiamo raggiungere un punto di arrivo ben preciso
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