Come utilizzare il brainstorming nella formazione?

29 settembre 2025
Scritto da Cegos
Gruppo di persone che fanno un brainstorming

Un brainstorming in formazione stimola l’intelligenza collettiva e favorisce la nascita di nuove idee.
Carolina Gracia-Moreno, manager offerta ed expertise in Cegos, spiega i benefici di questa pratica per i partecipanti, le tecniche da privilegiare nei diversi contesti e le posture più adatte per trasformarla in un vero e proprio motore di creatività e coinvolgimento.

Perché fare brainstorming in formazione?

Definizione di brainstorming

Formalizzato negli anni ’40 dal pubblicitario americano Alex Osborn, il brainstorming è una metodologia che permette di generare il massimo numero di idee intorno a un tema, senza giudizi né censure.

Qual è l’obiettivo di un workshop di brainstorming in formazione?

Organizzare un brainstorming durante una sessione formativa ha un duplice obiettivo:

  • stimolare la creatività individuale dei partecipanti, spingendoli a uscire dagli schemi,
  • favorire la collaborazione e l’intelligenza collettiva.

In formazione, questa tecnica serve a coinvolgere attivamente gli apprendenti, a svilupparne la creatività e a co-costruire piste di azione direttamente applicabili nel loro contesto professionale.

I benefici per i partecipanti

«Per i partecipanti i vantaggi del brainstorming sono molti. A livello individuale, la tecnica rafforza la fiducia in sé, perché valorizza ogni contributo, a prescindere dal livello di esperienza. A livello collettivo, il brainstorming agisce come catalizzatore della coesione del gruppo e facilita la personalizzazione e la co-costruzione delle conoscenze», spiega Carolina Gracia-Moreno.

I benefici per i formatori

Per i formatori, la tecnica ha soprattutto il vantaggio di offrire una panoramica delle rappresentazioni mentali del gruppo sul tema trattato, così da adattare meglio il programma nel corso della giornata.

In quali contesti di formazione usare il brainstorming?

  • All’inizio della formazione
    È molto usato in avvio di sessione per personalizzare i contenuti e creare dinamica di gruppo.
  • Per raccogliere idee su una problematica
    «Si utilizza, ad esempio, per far emergere soluzioni a un problema o a un caso concreto. Ogni partecipante condivide le proprie idee, che vengono raccolte, strutturate e diventano un vero e proprio output», chiarisce l’esperta.
  • Nella fase di ideazione
    Può inserirsi in un laboratorio creativo, come parte di un workshop di design thinking.
  • A fine formazione
    Può servire per costruire piani d’azione o per riflettere sul trasferimento delle competenze acquisite nella quotidianità professionale.

Consiglio dell’esperto

Questo approccio funziona ancora meglio se i partecipanti si conoscono già, provenendo dallo stesso team o almeno dalla stessa organizzazione.

Le chiavi del successo di un brainstorming

Tre passaggi sono essenziali: preparazione, fiducia, benevolenza.

1. Preparazione

Il formatore deve definire con chiarezza:

  • obiettivi,
  • regole (es. numero di idee per persona, rispetto dei tempi),
  • durata e luogo,
  • strumenti e modalità,
  • numero dei partecipanti.

2. Creare un clima di fiducia

I partecipanti possono temere il giudizio. È quindi fondamentale creare un ambiente sicuro e accogliente, incoraggiando senza forzare, e accettando anche il silenzio.

Iniziare in dolcezza: il metodo "1-2-4-tutti"

  • Fase individuale: scrittura delle idee.
  • Condivisione a coppie.
  • Condivisione in gruppi da quattro.
  • Restituzione al gruppo intero.

Questa progressione aiuta anche i più riservati a esprimersi.

3. Gentilezza dei formatori

«I formatori devono riformulare con delicatezza le idee dei partecipanti. Ogni proposta è valida, ma va ricollocata nel quadro delle conoscenze da trasmettere. Le idee del tutto errate vanno escluse con tatto, senza tarpare la creatività né commentare troppo presto», aggiunge Gracia-Moreno.

Metodi di brainstorming: 4 esempi

«Il brainstorming è la tecnica più diffusa ed efficace per avviare un lavoro creativo, ma può assumere forme diverse, adattate a obiettivi, contesti e gruppi», precisa Carolina Gracia-Moreno.

Brainstorming inverso

Invece di cercare soluzioni, si chiede ai partecipanti di immaginare come peggiorare il problema. Le idee raccolte vengono poi rovesciate per costruire soluzioni.

Brainwriting 6-3-5

6 persone scrivono 3 idee in 5 minuti su un foglio. I fogli passano ai vicini che aggiungono altre 3 idee. Dopo 6 giri, si ottengono fino a 108 proposte.

SCAMPER

Strumento che guida la creatività attraverso 7 azioni:

  • Sostituire,
  • Combinare,
  • Adattare,
  • Modificare,
  • Proporre altri usi,
  • Eliminare,
  • Riorganizzare.

I 6 cappelli di De Bono

Un’idea viene analizzata da 6 prospettive:

  • bianco = fatti,
  • rosso = emozioni,
  • nero = rischi,
  • giallo = vantaggi,
  • verde = creatività,
  • blu = organizzazione.

Questa tecnica aiuta a superare blocchi e arricchire la decisione collettiva.

Vuoi saperne di più sul metodo di De Bono? Leggi il nostro articolo "Il metodo dei 6 Cappelli di De Bono: uno strumento strategico per riunioni efficaci in azienda"


Leggi l'articolo di Carolina Gracia Moreno in lingua originale.

Hai trovato utile questo articolo?
Scritto da

Cegos

Dal 1926 il Gruppo Cegos è a fianco delle imprese, delle istituzioni, dei team e delle persone che forma, seleziona, supporta e aiuta a svilupparsi. Questo ha fatto di Cegos il leader della formazione manageriale, in Europa e nel mondo. Scopri di più
newsletter image

Ricevi la nostra newsletter

Training, Management, Commercial, Professional Efficiency

Iscriviti