La capacità di gestirecollaboratori fisicamente lontani da noi, detto anche Distance Management, richiede attenzioni e sensibilità specifiche.
Tutti noi siamo ormai ampiamente abituati ad utilizzare diversi strumenti di comunicazione a distanza: telefono, fisso e mobile, teleconferenze, videoconferenze, chat, etc
Il facile accesso a questi strumenti ha frequentemente generato situazioni di fraintendimento comunicativo. Ogni strumento si presta infatti ad usi propri ed impropri, con incidenti relazionali causati da superficialità piuttosto che da intenzionalità.
Il concentrarci sullo strumento, rimuovendo il senso della relazionale manageriale, ha poi spesso impedito una riflessione fondamentale: come esser un buon manager anche a distanza?
Sappiamo con certezza che alcune condizioni rendono inefficace la pratica manageriale, sempre, sia in presenza, sia in remoto:
- Stili manageriali autocratici o, all'inverso, eccessivamente deleganti
- Assenza di un team building iniziale
- Ruoli e responsabilità confuse
- Obiettivi non definiti
- Mancanza di risorse
Le competenze del Distance Management
Evitare questi errori di base è una buona partenza ma è necessario andare oltre. Ricordiamoci che un manager raggiunge i propri risultati facilitando il lavoro dei collaboratori (se ritiene di poter far a meno di loro probabilmente non è un manager ma un professional).
Chi opta per il Distance Management lavorando in team virtuali dovrebbe allora, secondo gli ancor validissimi contributi di Kimball Fisher and Maureen Duncan Fisher, specificatamente domandarsi:
- Come posso ottenere risultati eccellenti con persone che vedo infrequentemente?
- Come posso aiutare il mio team a lavorare in maniere coesa, anche quando loro stessi non sono fisicamente copresenti?
- Come posso comunicare efficacemente con persone che hanno orari e tempi di lavoro diversificati?
- Come posso essere in grado di stimolarli costruttivamente, senza risultare troppo controllante?
Gli studi osservativi dei coniugi Fisher hanno prodotto l’evidenza che il corretto uso degli strumenti di comunicazione deve abbinarsi anche a sette competenze manageriali:
- Comprendere il business
- Diffondere energia
- Catalizzare verso i risultati
- Fornire gli strumenti adatti, facilitando le relazioni nel team
- Essere in grado di superare barriere culturali e ideologiche
- Essere in grado di formare il team come i singoli che lo compongono
- Essere di esempio, anche nelle forme di comunicazione
Non dimentichiamoci che spesso i team in remoto sono composti da professionisti e che le loro attese verso il manager, pur differenziate anche in base al tipo di attività svolta, sono molto concrete:
- Sentirsi coordinati più che controllati
- Essere reciprocamente "accedibili", senza il desiderio di esser onnipresenti
- Scambiare informazioni senza andare in sovraccarico
- Ricevere feedback, più che indicazioni operative
- Onesta intellettuale e serietà professionale
- Rispetto reciproco
- Focus sul team più che sui singoli contributori
Vuoi approfondire le tue conoscenze relative al Distance Management? Consulta il programma del corso "Saper gestire riunioni a distanza".