Downshifting Cognitivo: migliora la produttività e semplifica la tua vita 

Downshifting Cognitivo: migliora la produttività e semplifica la tua vita 

Sara TamburroHead of Marketing, Communication & Solutions

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C’è un momento della nostra vita in cui siamo concentrati sui nostri bisogni, fuori c’è il “nemico” che vuole distrarci da noi, qualunque impegno diventa una forzatura, una seccatura. Siamo il centro del mondo. Paradossalmente questo avviene quando di centrato non c’è proprio nulla, ci stiamo cercando, stiamo definendo: chi siamo, le nostre passioni, le nostre ambizioni e brancoliamo ancora nel buio.

L’adolescenza, il momento in cui tutto sembra troppo e - al grido di “mollami” (se chi legge ha meno di 30 anni dovrà fare una riattualizzazione) - con un moto di ribellione rivendicavamo i nostri spazi.Poi, all’improvviso, diventiamo adulti e sembra che sia il mondo esterno a guidare, ci affanniamo nella rincorsa di impegni, aspettative da soddisfare (spesso non nostre), obiettivi da raggiungere: casa, lavoro, ruoli eeee boom! Tanti saluti alla nostra capacità di rallentare.  

Immagina di essere un pilota che guida un'auto su una strada ad alta velocità. La macchina è potente, il motore ruggisce e l'adrenalina è alta. Ma a un certo punto, il percorso si fa tortuoso, le curve sono troppo strette e il traffico inizia a intasare la strada. La macchina, pur essendo veloce, inizia a perdere controllo e diventa difficile manovrarla. 

A questo punto, possiamo decidere di scivolare fuori dalla corsa per un momento: accostare, spegnere il motore e fermarci. Respirare, guardare il panorama, riposare. Poi, senza fretta, iniziare a riprendere il controllo della situazione, a scegliere la strada giusta e a procedere con calma, ma con maggiore consapevolezza e precisione. 

Il downshifting cognitivo è proprio questo: è come fare una pausa dal rumore assordante della corsa quotidiana, fermarsi per rimettere ordine nelle idee, rallentare la mente e riprendere il controllo. Non significa fermarsi per sempre, ma piuttosto scegliere di accelerare solo quando il terreno è chiaro, e farlo con maggiore consapevolezza, evitando distrazioni inutili e stress. 

Scala la marcia, spegni e il navigatore e concentrati di nuovo sulla strada. La vita è il nostro viaggio, riprendiamoci il nostro tempo. 

Perché il Downshifting Cognitivo è importante? 

Secondo uno studio del National Institute of Mental Health, la nostra mente è in continua attività, anche quando non lo vogliamo. La costante stimolazione esterna (dai social media, dal lavoro, dalle interazioni quotidiane) porta a una forma di sovraccarico cognitivo che può ridurre la nostra capacità di concentrazione, aumentare l'ansia e compromettere la nostra produttività. 

il downshifting cognitivo ci aiuta a prendere una pausa, a "resettare" la mente e a tornare a un pensiero più chiaro e focalizzato. 

Come si traduce nel quotidiano?

In quelle attività che ci permettono di rialzare la testa per riguadagnare lucidità.  

Strategie di Downshifting Cognitivo: come applicarlo nella vita lavorativa e privata 

1. Impariamo a dire "No" e semplifichiamo le decisioni 

Una delle principali cause di sovraccarico cognitivo è il dover prendere troppe decisioni ogni giorno. Più decisioni prendiamo, più la mente si stanca. Il downshifting cognitivo comincia proprio da qui: ridurre il numero di decisioni inutili per liberare risorse mentali. 

  • Al lavoro: impariamo a delegare e a dire "no" a compiti che non sono prioritari. Se abbiamo troppe cose da fare, chiediamoci: "Questa attività mi avvicina ai miei obiettivi principali?" Se la risposta è no, forse è il momento di delegare o rinviare. 
  • Nella vita privata: riduciamo le scelte quotidiane. Ad esempio, pianifichiamo i pasti in anticipo, scegliamo l'outfit la sera prima o stabiliamo una routine giornaliera che ci faccia risparmiare energia mentale. 

2. Pratichiamo esercizi di mindfulness e meditazione 

La mindfulness consiste nell'allenare la mente a concentrarsi sul presente, riducendo il flusso incessante di pensieri e preoccupazioni. 

  • Al lavoro: dedichiamo 5-10 minuti al giorno alla meditazione o a semplici esercizi di respirazione. Questo ci aiuterà a ridurre il livello di stress e a migliorare la concentrazione. 
  • Nella vita privata: pratichiamo la mindfulness durante le attività quotidiane. Mangiare senza distrazioni, fare una passeggiata all'aria aperta o anche semplicemente sedere in silenzio per qualche minuto può essere un modo per resettare la mente.

3. Semplifichiamo comunicazione e riduciamo il rumore mentale 

Le comunicazioni costanti (e-mail, messaggi, telefonate) sono una delle principali fonti di distrazione mentale. Impegniamoci a ridurre il rumore mentale, ovvero le distrazioni che ci impediscono di concentrarci su ciò che conta. 

  • Al lavoro: impostiamo dei blocchi di tempo per controllare le email o rispondere ai messaggi. Ad esempio, rispondiamo alle email solo 2-3 volte al giorno invece di farlo continuamente. Questo ci permetterà di concentrarci sulle attività più importanti senza interruzioni costanti. 
  • Nella vita privata: riduciamo il numero di notifiche sui dispositivi. Consideriamo l'idea di disattivare le notifiche non urgenti e usare le impostazioni "Non disturbare" quando abbiamo bisogno di concentrarci o di rilassarci. 

4. Focalizziamoci su un compito alla volta: monotasking, non multitasking! 

Il multitasking sembra una soluzione per lavorare di più in meno tempo, ma in realtà è uno dei principali colpevoli del sovraccarico cognitivo. Il cervello umano non è progettato per concentrarsi su più attività contemporaneamente. Il monotasking, al contrario, ci permette di dedicare tutta la tua attenzione a un singolo compito, migliorando la qualità del lavoro e riducendo lo stress mentale. 

  • Al lavoro: evitiamo di saltare da una riunione all'altra o di passare da un progetto all'altro senza una chiara priorità. Focalizziamoci su un compito alla volta, completiamolo, e poi passiamo al successivo. 
  • Nella vita privata: quando facciamo una cosa, facciamolo con attenzione e senza distrazioni. Che si tratti di leggere, fare esercizio fisico o parlare con un amico, cerca di essere pienamente presente nel momento. 

5. Facciamo pause e ricarichiamo la mente 

Il downshifting cognitivo non significa solo rallentare mentalmente, ma anche prendersi delle pause regolari per ricaricare la mente. Il cervello ha bisogno di tempo per elaborare le informazioni e per riprendersi dall'intenso flusso di dati a cui è sottoposto. 

  • Al lavoro: ogni ora, alziamoci per fare una breve passeggiata o semplicemente per fare stretching. Questo aiuta a migliorare la circolazione sanguigna e staccare. 
  • Nella vita privata: dedichiamo del tempo a noi stessi, senza fare nulla. Leggere un libro, fare un hobby o semplicemente stare in silenzio sono ottimi modi per dare alla nostra mente una pausa. 

Il downshifting cognitivo è una scelta consapevole 

Adottare il downshifting cognitivo non significa fuggire dalle responsabilità o ignorare le sfide della vita. Significa fare una scelta consapevole per ridurre il sovraccarico mentale, concentrarsi su ciò che conta e vivere una vita più equilibrata. Ridurre il rumore mentale, praticare la mindfulness, focalizzarsi su un compito alla volta e fare pause rigeneranti sono tutte strategie potenti per recuperare il controllo della nostra mente e della nostra vita. 

Rientriamo in contatto con l’adolescente che è in noi per ricordarci che non solo “vale” dire no e badare ai nostri spazi, fa parte delle regole del gioco per rimanere in gara. 

Rallentare non è una resa, è una strategia per arrivare più lontano. 

Scritto da

Sara Tamburro

Dopo gli studi di Comunicazione, Sara Tamburro inizia la sua esperienza nel settore della formazione, in cui opera dal 2009, intervallando esperienze in altri ambiti tra cui comunicazione ed eventi. Head of Marketing, Communication & Solutions di Cegos Italia, si occupa della strategia volta a garantirne la presenza online e offline. Tra le principali attività sotto la sua responsabilità: R&D, comunicazione istituzionale, content strategy, marketing automation strategy, siti web, SEO, SEM, Social Media, blog aziendali, ed eventi.
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