La professione del Change Manager

Chi è il Change Manager?

La posizione di Change Manager (CM) è apparsa qualche anno fa con l'introduzione del software Enterprise Resource Planning (ERP). Il CM può intervenire in qualsiasi tipo di situazione che implichi una fase di trasformazione e a tutti i livelli del suo sviluppo: un progetto di rivitalizzazione del funzionamento di un'azienda, un progetto di ristrutturazione generale, un progetto di riprogettazione, ecc.

Il Change Manager utilizza il change management, una pratica chiave che mira a mantenere costante nel tempo la produttività di un'azienda. La gestione del cambiamento comprende un insieme di processi che facilitano l'adattamento alle novità all'interno dell'organizzazione.

Qual è il suo ruolo?

Il Change Manager o Coach Organizzativo sostiene le organizzazioni e le aziende nel loro processo di trasformazione fornendo loro un metodo adattato che integri le diverse fasi tra di loro. Questo sostegno è della massima importanza. Clienti esigenti, un mercato pignolo e condizioni economiche difficili rendono la riorganizzazione essenziale per le aziende che vogliono innovare.

Il CM affronta i cambiamenti e aiuta i dipendenti a stare al passo con i tempi. Esalta i punti di forza dell'azienda mentre questa si abitua alle novità introdotte. Il Change Manager può agire in ogni contesto aziendale, che sia di piccole, medie o grandi dimensioni.

Il Change Manager, uno specialista poliedrico

Il CM può ricoprire diversi ruoli che possono facilitare i processi di adattamento. Attività di sostegno, spiegazione, formazione e comunicazione sono fondamentali. La risorsa collabora con i vari dipartimenti in questo senso:

  • Risorse umane: in questo ramo si notano i primi cambiamenti. Si può dire che sono loro a coordinare i processi di trasformazione e li comunicano all’amministrazione. È risaputo che il successo o il fallimento di un cambiamento è sicuramente basato sul fattore umano.
  • Comunicazione interna: gioca un ruolo cruciale nella diffusione delle informazioni ai dipendenti. Un cambiamento efficiente e di successo implica l'identificazione delle esigenze di ogni stakeholder. Il CM dovrebbe identificare i dipendenti che hanno bisogno di un supporto individuale. Non dovrebbe esitare a offrire assistenza durante la fase di transizione. Ogni membro della squadra sperimenta il cambiamento in modo personale. Una mancanza di supporto è dannosa per l'azienda, poiché una forza lavoro non impegnata e non coordinata è raramente produttiva. Il CM deve sviluppare strumenti specifici in questo dipartimento per accompagnare al meglio i dipendenti nel cambiamento.
  • Coach Professionista: il Change Manager crea uno ambiente motivante, appagante e sostenibile per tutti i dipendenti. Ascolta, fa domande e accompagna la persona, il team o l'organizzazione lungo tutto il percorso. Si concentra interamente sulla cultura del lavoro “Agile”. Incontra le figure essenziali dei coach in modo che possano portare a termine gli obiettivi previsti.
  • Formatore: il CM conosce al meglio i lavoratori e sarà in grado di identificare i pericoli legati al cambiamento (calo di produttività, perdita di tempo, mancanza di impegno, ecc.). Deve quindi formare la sua squadra alla gestione del cambiamento.
  • Animatore: in qualità di “consulente agile” aiuta il team a esplorare, imparare e cercare soluzioni innovative che soddisfino tutti. Fornisce loro una tool box completa che facilita lo scambio di competenze tra tutti i collaboratori. Quando si tengono conferenze, workshop o eventi di vario genere, è il CM che parla per primo. Più precisamente, agisce come animatore.

Quali sono gli obiettivi che deve conseguire?

Coprire il ruolo di Change Manager significa essere insieme Accountmanagerconsulente e team leader. Assicura la gestione e il coordinamento di un progetto che gli è stato affidato servendosi delle sue competenze manageriali.

Con questo spirito, il CM guida un team di consulenti che lo sostengono nella realizzazione di questo progetto e assicurano il raggiungimento degli obiettivi in termini di fatturato. Il professionista ha un approccio sistemico all'interno dell'azienda e si fa carico delle necessità di cambiamento secondo le questioni e i problemi riscontrati dall'azienda. Questa fase gli permette di impostare gli interventi futuri; ovvero l’introduzione di un nuovo assetto organizzativo, di nuovi processi e di nuovi metodi di gestione.

Concentrarsi sul cambiamento

Cambiamenti sul fronte digitale

Con l'avvento dell'era digitale, il Change Manager deve essere competente in merito ai nuovi strumenti che raggiungono le mani dei dipendenti. Può quindi collaborare con il CIO o il CDO. Di comune accordo, può sostenere i dipendenti nel cambiamento digitale dell'azienda.

Strumenti digitali come “Software as a Service” (SaaS)“Corporate Social Networks” (CSNs) o metodi di formazione digitale come “Corporate Open Online Courses” (COOCs) sono essenziali per far fronte alla trasformazione digitale della società. È quindi necessario stanziare un budget per la gestione del cambiamento.

Mettere al centro le persone

Quando i dipendenti sono messi al centro della gestione del cambiamento, questo è rapido e costante. Il Change Manager deve basare la sua attività su un'analisi dei metodi di lavoro. Due domande sono all'ordine del giorno: Perché cambiamo? E perché dovremmo cambiare? Sulla base di queste domande, il CM insegna ai dipendenti a diventare “agili”.

Resistenza al cambiamento

Quando il CM è coinvolto in un'azienda, alcuni soggetti sono ancora restii al cambiamento. La ragione di questo è che il titolo di "Change Manager" è frainteso e male interpretato. Ma è importante sapere che il change management funziona su un principio molto semplice: per trasformare un'organizzazione, le persone devono cambiare, è l’imperativo!

Identificare la resistenza potenziale

Poiché il cambiamento porta con sé paure, stress o la paura di perdere l'orientamento, il CM deve prendere in considerazione questi fattori e proporre una preventiva valutazione di queste possibili resistenze.

  • Perdita: se un dipendente dovesse andare incontro ad una perdita dovuta al cambiamento, il CM deve essere in grado di trovare una soluzione su misura per il lavoratore.
  • Preoccupazione: alcuni dipendenti hanno paura di scontrarsi con il cambiamento? Hanno paura di non avere le competenze richieste o di doverne acquisire di nuove? Il CM dovrebbe rassicurarli con un chiaro ed esaustivo piano di formazione. Bisogna spiegare loro perché devono cambiare e le motivazioni del cambiamento.
  • Principio: c'è un'opposizione di principio da parte di un dipendente? Il CM deve essere pronto a discuterne.
  • Incertezza: la trasformazione genera incertezza? Il CM dovrebbe organizzare incontri frequenti di comunicazione e di dibattito per dare a tutti la possibilità di parlare.

La fase di implementazione

La trasformazione deve passare attraverso diverse fasi in diversi dipartimenti e a diversi livelli. Si tratta quindi di un processo a lungo termine. Una volta che sono stati coinvolti tutti i dipendenti in modo organico e naturale, la scommessa è stata vinta. È importante che la squadra implementi le migliori soluzioni per ogni dipartimento. Qualunque sia il comportamento adottato nei confronti dei dipendenti, è importante darne l'esempio.

Fare affidamento sui feedback

L'obiettivo del Change Manager è quello di permettere ad ogni lavoratore di realizzare il proprio processo di cambiamento. Deve ascoltare ciò che i dipendenti hanno da dire ed aiutarli ad essere coinvolti.

Negoziare

Un CM dovrebbe essere anche un buon comunicatore. Se ritiene che sia necessario negoziare per difendere la sua posizione su una questione, non deve esitare a farlo.

Analizzare i risultati

Cosa resta da fare? Cosa non è stato raggiunto? Possiamo constatare il successo di un progetto? Una gestione di successo del cambiamento è il risultato di un duro lavoro. L’“agilità” acquisita dai dipendenti è sicuramente un fattore critico di successo.

Quali sono i requisiti per diventare Change Manager?

Il CM deve avere competenze tecniche e capacità professionali. In un'epoca in cui i dati sono fondamentali per il business, il CM deve identificare, valutare e giudicare le informazioni a sua disposizione per risolvere problemi complessi. Deve essere creativo nel trovare idee e soluzioni che vadano oltre l'ovvio. Avrà uno spirito collaborativo per portare il suo team ad essere maggiormente produttivo. Dovrà creare un ambiente di lavoro che promuova la co-costruzione, la collaborazione e la condivisione delle idee.

Come Leader, si distinguerà per la sua benevolenza, non per la sua autorità. Sarà una fonte di ispirazione per i suoi compagni di squadra e rappresenterà i valori della sua azienda. Si adatterà a diverse situazioni e si distinguerà per le sue capacità di gestire le complessità. Non avrà paura delle sfide, ma sarà sempre pronto ad affrontarle.

Quale formazione occorre?

Questa posizione è aperta a persone che hanno completato un percorso formativo in gestione sociale e/o in risorse umane. Il corso messo a disposizione da Cegos permette l'accesso alla posizione e migliora le competenze dei professionisti che già ricoprono il ruolo.

I seguenti diplomi possono sicuramente facilitare l'accesso alla posizione:

  • Laurea in ingegneria o economia
  • Master in gestione dei progetti
  • Master in gestione del cambiamento, gestione organizzativa o gestione dei processi