La professione del Responsabile di prodotto

Chi è il Responsabile di prodotto?

Il Responsabile di prodotto ha il compito principale di soddisfare i bisogni dei clienti consegnando loro un prodotto di qualità. Agisce come intermediario tra il team tecnico, il team di marketing e i clienti. All'interno del suo team è il principale responsabile del design del prodotto.

Qual è il suo ruolo?

L'obiettivo principale è quello di garantire che il progetto soddisfi pienamente le aspettative degli utenti. Il Responsabile di prodotto guida l’intero iter di sviluppo di uno specifico progetto. In stretta collaborazione con gli sviluppatori, gli UX designer e i grafici interpreta le esigenze del cliente e le trasforma in strumenti funzionali.

Un Project Manager digitale

A differenza del PM del settore retail, il Product Owner è un project manager digitale con competenze informatiche ed esperto in Agile Working. I progetti che gestisce sottendono la conoscenza di strumenti digitali quali siti web, applicazioni e software. Lavora in modo metodico e divide il processo di sviluppo in diverse piccole tappe (iterazioni) della durata di qualche settimana.

Intermediario tra team e clienti

Il Project Owner si assicura che la soluzione progettuale soddisfi le esigenze del cliente. Tutte le versioni aggiornate del progetto vengono immediatamente presentate al committente. A seconda delle nuove necessità, il Responsabile di prodotto può modificarne l'implementazione lungo il percorso. È il motivo per cui il processo di progettazione “Agile” è diviso in iterazioni.

Coordinatore dell’intera catena di produzione

Oltre che con i vari team di produzione, il PO si interfaccia anche con altri dipartimenti. Ha continui contatti con il marketing, l’ufficio tecnico e le vendite. Controlla che i progetti a loro affidati stiano seguendo la giusta direzione e si assicura che il budget assegnato e la scadenza vengano rispettati.

Accelerare le fasi di sviluppo

Il Responsabile di prodotto deve avere perfetta padronanza delle metodologie agili. Attraverso la collaborazione, la flessibilità e il famoso "prova e impara" accelera le fasi di sviluppo del progetto. Il PO definisce il problema da risolvere, lo Scrum Master indica al team di sviluppo come rendere il progetto tecnicamente valido.

Quali sono gli obiettivi che deve conseguire?

Definire e comunicare la vision del prodotto

Il primo passo è individuare il target a cui è rivolto il prodotto e definire le aspettative degli utenti. Il professionista deve quindi definirne le caratteristiche principali, identificarne i principali prodotti concorrenti e definirne i punti di forza e di debolezza. Una volta che la vision del prodotto è stata formalizzata, il PO dovrà esporla al team in modo preciso e chiaramente comprensibile.

Alimentare il backlog del prodotto

È responsabilità del Product Owner alimentare il backlog del prodotto. Il Product Backlog è da intendersi come una “to do list” da seguire al fine di dare priorità alle diverse funzionalità da sviluppare. Si tratta di uno strumento che viene costruito e organizzato sulla base del valore del business, sullo sforzo necessario, sulla probabilità di rischio e sulla conoscenza tecnica posseduta. Ad ogni fase o iterazione, il backlog viene valutato e poi presentato ai clienti al fine di verificare che sia in linea con le loro aspettative.

Mappare le modalità di utilizzo del prodotto

Una user story è una descrizione semplice e completa dei bisogni del cliente. Il Responsabile di prodotto assicura che le promesse fatte siano realizzabili e che il budget del progetto venga rispettato. Spetta al Product Owner scrivere le user stories secondo i requisiti di business e le aspettative del cliente. Realizza user test per ricevere i primi feedback e li utilizza durante lo sviluppo del progetto per apporvi eventuali modifiche.

Accettare o respingere i risultati

Al fine di ricevere un feedback regolare sull’andamento del progetto, vengono pianificate “mini-demo” quasi ogni giorno. È durante la dimostrazione che si chiariscono i dubbi con il team, si impostano i test, si integrano i vincoli tecnici e viene data risposta alle domande degli sviluppatori. È qui che viene verificata la corrispondenza tra le user stories e i criteri di accettazione. Uno dei compiti del Product Owner è quello di accettare o respingere i risultati ottenuti.

Quali sono i requisiti per diventare Product Owner?

  • Capacità di ascoltare
  • Capacità di negoziare
  • Rigore e organizzazione
  • Ottime capacità interpersonali
  • Padronanza del metodo SCRUM
  • Avere doti da leader

La sua posizione all’interno dell’azienda

La posizione di un PO all'interno dell'azienda giustifica le competenze richieste. Porta la vision del prodotto all'interno del team e agisce da intermediario tra il business e le parti tecniche del progetto. È il contatto di riferimento principale per i clienti e promuove le dinamiche di gruppo. Assume la decisione finale in caso di disaccordi tra il team tecnico e gli utenti.

Le qualità e le competenze necessarie per diventare un Product Owner

Qualità personali:

Un PO deve possedere grandi capacità di ascolto, di negoziazione e di organizzazione. Ha eccellenti doti interpersonali ed è un buon comunicatore e un buon diplomatico. Profilo rigoroso, deve avere senso del dettaglio, spirito di sintesi, reattività e capacità di prendere decisioni in tempi brevi. Il Responsabile di prodotto deve prestare attenzione alle tendenze di mercato e alle esigenze degli utenti finali. Dovendo soddisfare sponsor, utenti e acquirenti, deve essere capace di resistere allo stress.

Competenze tecniche:

Tra le principali competenze di un Product Owner rientra la conoscenza dei metodi di sviluppo “Agile”. Segue le metodologie Agile/Scrum e possiede una passione particolare per la tecnologia. Conosce bene il business del cliente e deve essere in grado redigere un piano di rilascio pertinente. È un leader capace di guidare i team di implementazione e di coordinarli in ogni fase del progetto.

Possibili sviluppi professionali

Il lavoro di Product Owner può evolvere in diversi modi; ovvero in:

  • Scrum Master: lo Scrum Master è il responsabile della metodologia “Scrum” all’interno del team di sviluppo
  • Product Manager: la posizione di Product Manager può essere ottenuta con l'esperienza
  • Chief Product Officer (CPO) o Head of Product (HOP): la loro missione è quella di sostenere la struttura e accelerare la crescita economica dell'azienda
  • Co-fondatore di start-up: grazie alla loro grande versatilità, i Product Owner possono essere chiamati a partecipare a progetti di start-up aziendali

Quale formazione occorre?

La formazione e la necessità di ottenere una certificazione sono essenziali per diventare un Product Owner di successo. Il profilo deve essere perfettamente in linea con le esigenze del business analizzato. Capacità tecniche e di interazione sono fondamentali.

I prerequisiti

Il suo background digitale rappresenta la parte più consistente del bagaglio di competenze in suo possesso. È essenziale che il Product Owner legga la guida “Scrum” e familiarizzi in anticipo con i metodi pratici d’azione. Sono richieste competenze base di gestione e una buona padronanza della lingua inglese. L’esame viene infatti erogato in questa lingua.

I criteri di ammissibilità

Il corso non è rivolto a tutti. È necessario essere membro di un team di progetto “Agile”. Possono candidarsi Business Manager, Business Analyst, Project Manager, Innovation Manager e i futuri Scrum Product Owner.

Gli obiettivi della formazione

Le proposte formative di Cegos aiutano il futuro Product Owner a identificare quale ruolo vestono i vari soggetti coinvolti nel progetto. Come futuro Scrum Product Owner sarà in grado di comprendere i principi alla base dello “Scrum”, implementare l'approccio e adattarlo al contesto di riferimento. Alla fine del percorso formativo verrà conferita al partecipante la certificazione Professional Scrum Product Owner di Scrum.org.

Il programma della formazione

Il corso di formazione si svolge secondo gli obiettivi prestabiliti. I partecipanti devono innanzitutto essere consapevoli dei benefici apportati dal metodo “Scrum”. Si suppone poi che comprendano le basi dell’approccio che lo regola e sappiano riconoscere il suo ruolo e quello dei diversi soggetti coinvolti. Deve essere il garante delle necessità dei clienti e partecipa attivamente al buon funzionamento del progetto. Il percorso formativo culmina con un esame complessivo finale.

Più dettagli sulla formazione

L'identificazione dei benefici del metodo “Scrum” è basata su esempi concreti con il fine di permettere ai partecipanti di avere una visione più chiara della situazione. La presentazione di ogni strumento è seguita da un momento di riflessione che aiuti a identificare i fattori critici di successo e a capire come questi vengano coinvolti nelle fasi di implementazione del progetto.

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