IA e Professioni formative

Alessandro Reati Practice Business Leader


Le professioni formative

Esaminiamo alcuni ruoli chiave nella formazione aziendale, come il docente, il tutor, l'esperto di processi valutativi, il content creator e il training manager.

Il docente

L'IA non sostituisce il docente, ma lo libera da compiti ripetitivi. Consentendo ai docenti di concentrarsi su interazioni più significative e personalizzate, si potenzia l'apprendimento. Tuttavia, è fondamentale garantire che l'IA sia uno strumento collaborativo, non un surrogato del ruolo umano.

Il tutor 

Il tutor diventa un guida più personalizzata, grazie all'IA che fornisce analisi dettagliate sul progresso individuale. Ciò permette un supporto più mirato, ma sottolineo l'importanza di mantenere l'elemento umano per affrontare le sfide emotive e motivazionali che possono emergere durante il percorso formativo.

L’ esperto di processi valutativi

L'IA semplifica l'analisi dei risultati, consentendo una valutazione più rapida e accurata. Tuttavia, dobbiamo affrontare il rischio di affidare troppo all'IA, perdendo l'aspetto qualitativo e l'interpretazione umana. La sfida è mantenere un equilibrio tra l'efficienza dell'IA e la profondità delle valutazioni umane.

Il content creator

L'IA supporta la creazione di contenuti personalizzati e dinamici. Analizzando i dati di apprendimento, può suggerire modifiche immediate per migliorare l'efficacia. Tuttavia, il creatore deve mantenere la sua visione e creatività, poiché l'IA è uno strumento, non un sostituto per l'ingegno umano.

Il training manager

Il training manager deve adattarsi al cambiamento culturale e gestire il processo di transizione. Il beneficio principale è l'ottimizzazione dei programmi formativi, ma è essenziale gestire i timori legati alla perdita di controllo e alla sicurezza dei dati.

Complessivamente si può affermare che l'IA non sostituisce il professionista della formazione aziendale ma lo libera da compiti ripetitivi e velocizza molte delle pratiche operative. Il contributo dell’IA è rilevante ma è cruciale che la guida sia gestita da professionisti.

Cosa le IA al momento non possono offrire

Attualmente, e probabilmente anche in futuro, le Intelligenze Artificiali potrebbero avere alcune limitazioni nell'ambito formativo:

  • Empatia e comprensione emotiva: le IA possono analizzare dati emotivi, ma la comprensione empatica e la gestione delle emozioni umane rimangono sfide complesse.
  • Creatività e pensiero critico avanzato: sebbene le IA siano in grado di generare contenuti creativi, la capacità di sviluppare pensieri critici altamente complessi e innovativi potrebbe restare prerogativa umana.
  • Apprendimento esperienziale approfondito: gli esseri umani imparano spesso attraverso esperienze personali profonde. L'IA può simulare scenari, ma la vera comprensione derivante dall'esperienza diretta potrebbe rimanere un aspetto umano.
  • Adattamento alle dinamiche sociali complesse: la comprensione delle sfumature delle interazioni sociali, inclusi gesti, toni di voce e contesti culturali complessi, rappresenta una sfida per le IA.
  • Etica e valori personali: la ponderazione di decisioni etiche e valori personali è un aspetto intrinsecamente umano che potrebbe essere difficile da replicare in modo completo attraverso le intelligenze artificiali.

La sfida è bilanciare l'efficacia delle IA con il valore unico che le competenze umane apportano all'esperienza formativa

Quali competenze sulle IA dovrà sviluppare il professionista della formazione?

Certamente nasceranno figure di esperti di IA ma nel caso della pratica formativa probabilmente assisteremo ad una diffusa integrazione delle IA nelle normali pratiche didattiche. Per utilizzare in maniera costruttiva un sistema basato su IA per la generazione di programmi e documentazioni, un formatore (poco conta se più orientato alla attività presenziale piuttosto che in remoto) dovrà quindi sviluppare alcune nuove competenze chiave. Si tratterà di competenze integrative e non sostitutive di quelle che già caratterizzano il formatore: un area disciplinare di cui è esperto e la competenza di promozione dell’apprendimento in soggetti umani adulti. 

Ecco alcuni nuovi punti di attenzione:

Comprensione dell'IA e della tecnologia

  • Acquisizione di conoscenze di base sull'Intelligenza Artificiale, compresi i principi fondamentali e le capacità del modello utilizzato.
  • Comprendere i limiti e le potenzialità dell'IA per applicazioni specifiche.

Competenze tecniche di editing e revisione

  • Essere in grado di esaminare criticamente il materiale generato dall'IA e apportare modifiche o revisioni secondo le esigenze specifiche del programma o della documentazione.
  • Capacità di guidare le IA nel personalizzare e adattare il contenuto in base al contesto e alle esigenze dei partecipanti.

Competenze psicopedagogiche

  • Comprendere le probabile dinamiche di interazione tra umani e IA (compreso le attese improprie ed i bias).
  • Essere in grado di guidare l’IA nell’adattare il materiale generato per soddisfare gli stili di apprendimento e le esigenze specifiche dei partecipanti.

Competenze comunicative

  • Essere in grado di tradurre attese sociali complesse in domande ed indicazioni comprensibile dall’IA.
  • Comunicare chiaramente e in modo efficace all’IA le richieste informazioni aggiuntive o le spiegazioni necessarie per la generazione di nuovi contributi.

Gestione del processo di formazione

  • Saper integrare il materiale generato dall'IA in un programma di formazione più ampio.
  • Pianificare e coordinare le sessioni di formazione in modo coerente, garantendo che il materiale generato dalle IA si integri in modo efficace.

Sensibilità etica e consapevolezza dei bias

  • Essere consapevoli dei bias che possono emergere nell'output generato dall'IA e prendere misure per mitigarli.        
  • Applicare un approccio etico nella selezione, nell'adattamento e nell'uso del contenuto generato dall'IA.

Capacità di monitoraggio e valutazione

  • Implementare sistemi di monitoraggio per valutare l'efficacia del materiale generato dall'IA nelle sessioni di formazione.        
  • Raccogliere feedback dai partecipanti e apportare eventuali modifiche o miglioramenti determinati dall’esperienza umana in ciò che le IA rigenerazione partendo da testi pregressi.

Agilità nell'apprendimento continuo

  • Essere disposti a imparare continuamente sulle nuove funzionalità e aggiornamenti dell'IA.
  • Adattarsi a nuove sfide e sviluppi nell'ambito dell'IA per garantire un utilizzo ottimale.

Capacità di integrazione di strumenti tecnologici

  • Avere una buona comprensione di come integrare l'IA nei processi di formazione.
  • Saper integrare il contributo delle IA con i tool già presenti in azienda.

Focus sull'esperienza del partecipante

  • Assicurarsi che il materiale generato dall'IA sia fruibile e realmente coinvolgente per i partecipanti.
  • Monitorare l'esperienza dei partecipanti e apportare miglioramenti ai progetti formativi per garantire una formazione efficace.

Sviluppare queste competenze consentirà al formatore di massimizzare l'utilità dell'IA nel processo formativo, offrendo un approccio equilibrato che integra l'efficienza dell'IA con la comprensione umana e l'adattamento alle esigenze specifiche del pubblico.



Corso - Intelligenza artificiale
Scritto da

Alessandro Reati 

Psicologo del lavoro e consulente direzionale certificato CMC-ICMCI, da oltre 25 anni si occupa di consulenza, formazione e coaching, guidando programmi di cambiamento e sviluppo organizzativo presso aziende nazionali e multinazionali, associazioni e istituzioni. Il focus dei suoi interventi è sulla valorizzazione delle risorse umane e della community professionale. Privilegia metodi di intervento partecipativi e basati sul coinvolgimento attivo. A lungo professore a contratto presso diverse università, è autore di numerosi articoli pubblicati su riviste scientifico-professionali e blog divulgativi e coautore di una decina di volumi.
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