Rahaf Harfoush | video BTS 2019

24/02/2020

Costantemente connessi: le forze nascoste che guidano il nostro comportamento digitale

La tecnologia evolve a ritmi talmente veloci che per molti leader diventa una vera sfida tenere il passo con il cambiamento, mantenendosi aggiornati e adottando sempre soluzioni all'avanguardia. Come trarre il maggior beneficio dalle evoluzioni tecnologiche, spesso così difficili da seguire? Come guidare le persone nell'utilizzo di nuove soluzioni che vadano a beneficio di tutti e aiutino nel lavoro quotidiano?

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Guarda un estratto del suo intervento!

L'antropologa digitale Rahaf Harfoush, durante l’evento Business Transformation Summit 2019 di Parigi, ha condiviso alcuni insight sul tema. In qualità di leader nel pensiero digitale, Rahaf ci incoraggia a cambiare mentalità per rimanere competitivi.

Evoluzione tecnologica e di leadership

Solitamente, per introdurre nuove tecnologie i leader adottano un approccio dall'alto verso il basso: danno indicazioni ai propri team sul dispositivo digitale da iniziare a usare, li formano sul suo funzionamento e si aspettano che poi diventi parte integrante del lavoro e dei processi quotidiani. Tuttavia, spesso le cose non vanno così: Rahaf afferma che chi ha ruoli di leadership dovrebbe impegnarsi nella promozione di un linguaggio digitale positivo, senza limitarsi alle sole istruzioni.

È tempo che i ruoli di leadership cambino insieme alla tecnologia. Invece di un approccio dall'alto verso il basso, i leader dovrebbero dare l'esempio: adottare in prima persona le novità, condividerne i vantaggi e le difficoltà, riconoscendo di non avere tutte le risposte. Ciò che è importante infatti è il loro ruolo di facilitatori, che consente ai team di esplorare e utilizzare la tecnologia in modo efficace, duraturo, adatto alle esigenze del singolo.

Parlo con i CTO e CIO di molte aziende e sento dire dalla maggior parte di loro: La tecnologia si sta muovendo così velocemente che non riusciamo a trovare sul mercato le persone che hanno le competenze giuste.

Quindi, se non riusciamo a trovare le persone sul mercato con le giuste competenze, allora è necessario cambiare la nostra strategia di recruiting, valutando la formazione interna dei dipendenti, al fine di far acquisire le competenze che mancano.

Quando vogliamo insegnare alle persone una nuova tecnologia, ci concentriamo esclusivamente sullo strumento. Arriviamo e diciamo: "Faremo una riunione di due ore dove ti insegniamo come usare questo strumento, e poi ci aspettiamo che tu lo usi.

Questo approccio è molto tecnico e crea anche grande confusione.

Quando lavoro con le aziende noto molto interesse nelle persone, che però non possono venire sopraffatte fin da subito con caratteristiche e specifiche tecniche. Se si vuole ottenere tassi di adozione più elevati, è necessario andare incontro alle specifiche esigenze.

Ciò significa che potremmo organizzare un paio di sessioni formative in cui mostrare ai collaboratori non solo lo strumento nelle sue caratteristiche tecniche, ma in generale l’insieme di novità che possono cambiare il nostro approccio al lavoro.

La tecnologia sta cambiando in diversi modi il nostro concetto di leadership. Storicamente abbiamo l'idea che un CEO o un leader dovrebbero avere sempre tutte le risposte.

Tuttavia, viviamo in un mondo in cui le risposte non sono definite, fisse, poiché le informazioni stesse cambiano continuamente.

È evidente quindi che il ruolo di un leader si trasforma da figura che ha tutte le risposte, a figura che facilita i processi di crescita, sviluppo, trasformazione e auto-apprendimento.

Ma questa è solo la prima parte. La seconda parte è che c'è quello che chiamiamo “digital body language”. Possiamo avere tutte le politiche del mondo sul work-life balance o sull'implementazione e applicazione della tecnologia ma, il più delle volte, i dipendenti guardano ai leader: come si approcciano alle innovazioni, come studiano le novità, come le usano. È in loro che si specchiano e traggono insegnamento.

Credo che ogni persona sia creativa e con creatività intendo la capacità di eseguire task cognitivi altamente complessi.

Se analizziamo, cerchiamo, leggiamo, pensiamo o elaboriamo strategie, stiamo utilizzando la nostra creatività. Ora più che mai la creatività sta acquisendo essenziale rilevanza, perché è ciò che farà la differenza e che determinerà il successo di un’azienda una volta che tutte saranno al 100% digital.

Ultimamente ci siamo concentrati sull'ottimizzazione, sull'automazione, sull'essere il più efficienti possibile. Ora però ci troviamo quasi tutti ed essere efficienti e ottimizzati. Quale sarà il livello successivo?

Il livello successivo è quello di avere una grande idea.

È molto controintuitivo, ma quello che è importante capire è che a volte, anche se tutto il resto del mondo corre velocemente, la cosa migliore che possiamo fare è rallentare, creando spazio e tempo per pensare, riflettere, creare.

Incoraggio tutti a riflettere sulla propria relazione con il lavoro, sui valori, idee, identità; perché è questo ciò che influenzerà più di qualsiasi policy i comportamenti in azienda."

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