Navi Radjou | video BTS 2019

17/03/2020

Nessuna crescita senza coscienza: le nuove sfide per le aziende

Molte aziende pensano sul breve termine, concentrandosi esclusivamente sulla crescita economica. Di conseguenza, i dipendenti tendono ad agire tatticamente e non sempre questo si rivela una buona cosa. Alle volte occorre essere più creativi.

Navi Radjou è uno dei principali pensatori riguardo il campo dell'innovazione e autore del best-seller “Frugal Innovation: How to do better with less

Di recente è intervenuto al Business Transformation Summit all'evento di Parigi, sottolineando l’importanza di avere una visione per poter avere successo nel contesto attuale. È fondamentale cambiare prospettiva, tanto all'interno quanto all'esterno dell'azienda.

Navi ha portato come esempio i rivenditori britannici Marks & Spencer, che si sono posti come obiettivo quello di diventare il brand di vendita al dettaglio più sostenibile entro il 2025.

Ha, inoltre, fatto riferimento ad altri leader ispiratori che stanno trasformando i loro brand perseguendo nobili cause:

  • Isabelle Kocker - CEO della società di servizi Engie – che desidera offrire "Zero Carbon as a service" entro il 2021 e sbarazzarsi del carbone presente nel mix energetico fornito dall'azienda.
  • Paul Polman, ex CEO di Unilever, che vuole ridurre la disuguaglianza dando alle comunità, invece di togliere costantemente. Il suo obiettivo è investire in progetti sociali e ambientali per migliorare la qualità della vita.
  • La stilista Eileen Fisher che intende rendere i capi d’abbigliamento più durevoli e resistenti, riducendo l'impatto negativo del fast fashion sull’ambiente.
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Guarda un estratto del suo intervento!

Guarda questo breve video per conoscere meglio Navi e comprendere come i leader di oggi si stanno applicando per costruire brand socialmente responsabili.

nuove sfide per le aziende

Come si può cambiare prospettiva?

"Dipende dalla spinta che si vuole dare all'azienda. Se si tratta solo di una crescita economica a breve termine, la prospettiva dei dipendenti sarà modellata da questioni tattiche e dalla mancanza di una visione condivisa. Significa che ci sono dei limiti ma anche degli indicatori da monitorare (KPI).

Se è in termini strategici la situazione risulta essere lievemente migliore. Si passa a pianificare obiettivi a medio/lungo termine e a chiedersi cosa accadrà nei prossimi 5 anni a seguito di tutte le transizioni. Basta pensare a quelle ambientali o digitali, che si stanno susseguendo.

Pensate a Marks & Spencer, il colosso britannico della vendita al dettaglio: vuole diventare il retail brand più sostenibile entro il 2025.

Alcune aziende vanno ancora oltre: decidono di aderire ad una causa affinché dia un senso alle attività dei dipendenti. Non dicono loro cosa fare o come farlo, al contrario, fanno comprendere il fine ultimo del loro lavoro.

Esempi di aziende innovative

Fornirò tre esempi di CEO che hanno cambiato la prospettiva della loro azienda.

Isabelle Kocher, CEO di una società CAC 40. Si sta sbarazzando del carbone presente nel mix energetico fornito dall'azienda e sta investendo massicciamente nelle energie rinnovabili. La società vuole diventare il leader mondiale nel 2021 nella transizione "Zero Carbon as a Service" e ha già ridotto l’impatto causato dall’emissione di carbonio.

Unilever, un colosso nella vendita dei beni di consumo. Paul Polman, CEO dal 2009 al 2019, ha predetto i problemi sociali che la popolazione dovrà affrontare, in particolare quelli legati alle disuguaglianze. Secondo lui le aziende si troveranno presto di fronte a un problema: l'essersi "disconnesse dalla realtà".Nel 2009, quando è stato nominato CEO, ha capito immediatamente che aveva bisogno di progettare un piano su larga scala, di avere una nuova vision. Ha pensato ad una causa a cui i dipendenti avrebbero gradito aderire al fine di creare un valore economico, sociale e ambientale per l’azienda.

È stato così lanciato così quello che viene chiamato il Piano Unilever per il vivere sostenibile.

Sono stati raggiunti molti degli obiettivi in ​​anticipo, in particolare in Europa, dove tutte le fabbriche di Unilever sono zero waste. Grazie all'economia circolare, infatti, sono in grado di riciclare tutti i loro rifiuti.

Eileen Fisher, una designer che lavora a New York, proprietaria del marchio "Eileen Fisher", ha deciso di sostenere un nuovo modello di produzione industriale di abbigliamento chiamato “slow fashion”.

I suoi prodotti sono molto più resistenti, durano per un decennio o più e rappresentano il contrario di tutto ciò che significa fast fashion.

Ha preso in considerazione la value chian, iniziando a remare controcorrente. È passata al cotone biologico, il che significa l’abbandono di sostanze chimiche.

Ha usato anche tecniche di riciclaggio dell'acqua perché questo tipo di industria comporta un consumo elevato di acqua. Quindi, nel 1997, è diventata la prima azienda a creare un dipartimento di responsabilità sociale.

Transizione energetica

Si parla molto di transizione energetica. La nostra missione è realizzare una doppia transizione energetica: internamente, dentro ognuno di noi, e tra i dipendenti della propria azienda."

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