International Barometer 2023: i risultati del sondaggio

13/12/2023

Nuove realtà impattano sull'apprendimento

Ogni anno, Cegos conduce una survey "Barometro", in cui si misura la temperatura del settore della formazione per vedere cosa è caldo e cosa no tra la comunità HR e aziendale.

Quest'anno osserviamo il crescente impatto della tecnologia sulle esigenze di apprendimento e sull'erogazione della formazione. L'intelligenza artificiale è certamente presa sul serio da molti operatori del settore delle risorse umane, soprattutto in Asia. Tuttavia, sembra che i responsabili delle risorse umane facciano fatica ad articolare il modo in cui questa tendenza dell'IA si traduce direttamente nello sviluppo delle competenze.

Per l'indagine 2023, Cegos ha intervistato 5.048 dipendenti e 488 direttori delle risorse umane e della formazione in cinque Paesi europei - Francia, Germania, Italia, Portogallo e Spagna - oltre a Singapore in Asia e Brasile, Messico e Cile in America Latina.

Dai risultati dell'indagine emergono due temi principali:





1) I dipendenti e le risorse umane si concentrano sullo sviluppo delle competenze per affrontare le principali sfide della trasformazione organizzativa

I manager delle risorse umane ritengono che le trasformazioni tecnologiche e sociali abbiano un forte impatto sullo sviluppo delle competenze dei dipendenti. Il 48% dei responsabili delle risorse umane internazionali afferma che l'intelligenza artificiale e i dati sono la preoccupazione più importante.

A seguito dell'accelerazione tecnologica, in particolare con l'aumento della potenza dell'intelligenza artificiale e della gestione dei dati, il 74% dei dipendenti intervistati ritiene che queste sfide cambieranno il contenuto del loro lavoro. Il 79% dei manager afferma che ciò è particolarmente rilevante per loro.

A questo proposito, il 30% dei dipendenti internazionali teme che il proprio lavoro possa scomparire. Questa paura è maggiore a Singapore (43%), in Brasile (39%) e tra gli operai (39%).

4 dipendenti su 10 ammettono di sentirsi sopraffatti dalla tecnologia. Questa tendenza è in forte aumento - +8% rispetto al barometro 2022 - e ciò può spiegare perché il rafforzamento delle competenze digitali è un imperativo per il 42% degli intervistati internazionali del settore HR, in particolare in Europa (44%). Seguono le soft skills (38%).

Il 62% dei dipendenti e il 63% dei responsabili delle risorse umane concordano sul fatto che lo sviluppo delle competenze dovrebbe essere condiviso equamente tra l'organizzazione e il dipendente. In effetti, il 59% dei dipendenti si dichiara disposto a finanziare personalmente parte dei costi associati, mentre il 76% sarebbe disposto a partecipare alla formazione al di fuori del proprio orario di lavoro.

La transizione ecologica non figura tra le priorità delle Risorse Umane internazionali, collocandosi al nono posto nell'elenco delle questioni individuate per i prossimi anni. Ciò riflette potenzialmente le loro difficoltà a cogliere gli sconvolgimenti ecologici e a integrarli nella loro strategia L&D.



Questa edizione 2023 è segnata dall'emergere dell'intelligenza artificiale generativa, che viene citata come il principale driver di trasformazione che impatta sulle competenze.

Christophe Perilhou, Director of Learning & Solutions del Gruppo Cegos



2) C'è una maggiore richiesta di formazione sul posto di lavoro, just-in-time e su misura per gli individui

L'85% dei dipendenti afferma che la propria organizzazione soddisfa le proprie esigenze di sviluppo delle competenze. Tuttavia, il 41% di loro ritiene che l'organizzazione risponda alle loro esigenze "appena in tempo", mentre il 44% afferma che spesso ciò avviene troppo tardi, diverse settimane o mesi dopo aver condiviso le proprie esigenze.

Alla domanda sui cambiamenti che dovrebbero essere apportati ai corsi di formazione offerti dalla loro azienda per sviluppare meglio le loro competenze, i dipendenti e le Risorse Umane hanno opinioni diverse. Avvicinare la formazione al lavoro quotidiano è la principale aspettativa dei dipendenti internazionali. Vogliono una formazione che sia operativa, più utile e direttamente trasponibile alla loro situazione lavorativa. Questa aspettativa è meno importante tra i tecnici (39%) e gli operai (39%).

L'intelligenza artificiale è un motore per l'individualizzazione dei percorsi formativi. Il 63% dei professionisti internazionali delle risorse umane sta pensando di utilizzare l'intelligenza artificiale per affrontare questa sfida. La percentuale sale al 93% a Singapore. Tuttavia, solo l'11% di tutti gli intervistati ha già utilizzato l'intelligenza artificiale, e la maggior parte proviene da aziende di grandi dimensioni.

Solo il 12% dei dipendenti in media dichiara di utilizzare regolarmente l'intelligenza artificiale. È interessante notare che i dipendenti HR di Singapore sono più consapevoli dell'importanza dell'utilizzo dell'IA, con solo il 3% che rimane riluttante.

Secondo i dipendenti internazionali, le tre qualità principali di un corso di formazione sono:

  • utilità sul posto di lavoro (52%), a conferma del desiderio dei dipendenti di avvicinare la formazione al lavoro quotidiano
  • una dimensione faccia a faccia (42%), soprattutto in Francia, dove l'attaccamento alle sessioni con istruttore rimane forte (56%)
  • un elemento di "divertimento" (33%)

Infine, il 75% dei dipartimenti HR dichiara di utilizzare i dati relativi alla formazione: il 19% per gestire l'offerta e il 41% per migliorare l'esperienza di apprendimento. Solo il 15% utilizza i dati per rafforzare l'individualizzazione dei percorsi formativi, percentuale che rimane piuttosto bassa nonostante la richiesta di questo approccio.



I dipartimenti HR e Learning & Development stanno affrontando molte sfide simili in tutti i Paesi: lavoro ibrido, cambiamenti nella cultura manageriale, attrazione e ritenzione dei talenti, transizione ecologica, trasformazione digitale, impatto dell'intelligenza artificiale e responsabilità sociale.

Se da un lato i dipendenti sono sinceramente preoccupati per l'impatto di questi cambiamenti sul loro lavoro, dall'altro sono anche molto motivati ad apprendere e a formarsi. I dipartimenti delle risorse umane si dicono pronti a sostenere lo sviluppo delle competenze e ad adattare la loro strategia di formazione per offrire esperienze di apprendimento più personalizzate e sul posto di lavoro.

La formazione non è solo un fattore chiave per la competitività. A livello individuale, è anche un meraviglioso strumento per l'integrazione professionale e l'inclusione sociale, che consente a ciascuno di trovare il posto che gli spetta nel mondo del lavoro e nella società emergenti.

Benoit Felix, Presidente del Gruppo Cegos



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