Le competenze comunicative al centro dell’hybrid context
I recenti cambiamenti alle nostre abitudini lavorative e sociali hanno fatto emergere la necessità di perfezionare e aggiornare le nostre competenze, in particolare quelle comunicative. La distanza, l'incremento dell'uso di strumenti digitali e lo stravolgimento delle nostre abitudini hanno infatti sensibilmente cambiato il modo in cui ci relazioniamo con l'esterno.
Prendiamo in considerazione il contesto lavorativo: le difficoltà di dover operare in circostanze sconosciute e affrontare sfide inaspettate sono presenti in molti ruoli diversi. Per molti il lavoro da remoto ha impattato sulla propria relazione con colleghi, capi o collaboratori; per altri sul proprio equilibrio lavoro-vita privata; in alcuni casi sul modo in cui si gestiscono i conflitti e lo stress. Talvolta ci si è trovati a rivalutare il proprio concetto di fiducia.
La lettura da dare a questo cambiamento non è in termini di "positivo" o "negativo", di "meglio" o "peggio". Si tratta di lavorare sulla propria agilità e flessibilità, adattando di conseguenza le proprie competenze.
Hybrid Context: la ricerca Cegos sulle nuove competenze del contesto ibrido
Le aziende in primis hanno il compito di adeguarsi a un ambiente di lavoro sempre più ibrido e favorire l'acquisizione di competenze nuove e indispensabili. Tra esse abbiamo la gestione dello stress e dei conflitti, la vendita a distanza, il self-empowerment, la comunicazione interpersonale.
La ricerca Hybrid Context - realizzata da Cegos Italia su un campione di 200 aziende tra marzo e aprile 2021 - ha indagato proprio questo: le priorità delle organizzazioni in termini di skill da sviluppare, le criticità incontrate e le modalità di intervento.
Per maggiori informazioni sui risultati della ricerca e sui dati relativi alle competenze indagate, leggi gli articoli:
Come sviluppare le competenze di comunicazione
Approfondiamo il tema della comunicazione efficace come booster per le performance, individuali e di team.
«Ognuno di noi ha un proprio approccio comunicativo. Non c’è uno stile giusto o sbagliato. Occorre, però, essere consapevoli del proprio e saper identificare quello utilizzato dall’interlocutore per agire di conseguenza nel modo più efficace possibile – commenta Emanuele Castellani, CEO di Cegos Italia e Cegos APAC. Si tratta di un fronte di competenze che riguarda tutti, a tutti i livelli e sul quale è possibile crescere a livello personale e manageriale».
Cegos Italia, per supportare le aziende su questo fronte, puntando sempre all’innovazione delle metodologie, ha recentemente introdotto come tool di riferimento Process Communication Model®. Si tratta di programmi formativi che uniscono digital learning con presenziale, con un forte focus su coaching, oltre a training specifici orientati al cambiamento di mindset di tipo adattivo. Scopri di più!